Cinque appuntamenti con la divulgazione scientifica per ricordare il padre della teoria dell’evoluzione, Charles Darwin. Ad organizzarli l’Università di Siena insieme al Sistema museale universitario senese (Simus).
Gli incontri, che si terranno nel mese di marzo, spazieranno dalla biodiversità alla tutela dell’ambiente, dai virus all’organizzazione sociale, alla psicologia evolutiva.
Il programma
Si comincia, oggi, lunedì 1 marzo, alle ore 14,30, con il primo appuntamento dedicato agli insetti impollinatori, che possono avere un grande impatto sull’evoluzione delle piante. Ilaria Bonini del Dipartimento di Scienze della vita dell’Ateneo e Paola Talluri del Museo di Storia naturale della Maremma presenteranno “X-Polli”, un progetto di citizen science sulla segnalazione di insetti impollinatori e piante”, che ha lo scopo di monitorare le interazioni tra piante e insetti raccogliendo dati in Italia e Regno Unito, con il coinvolgimento non solo dei ricercatori ma anche di educatori e studenti.
“C’è ‘qualcosa di grandioso’ anche in una pandemia. Darwin e Covid-19” è il titolo dell’appuntamento successivo conGilberto Corbellini, docente di Storia della medicina e bioetica all’Università La Sapienza di Roma, in programma mercoledì 3 marzo alle ore 15, al quale parteciperà anche il rettore dell’Ateneo senese Francesco Frati. Il professor Corbellini ricorderà come Darwin trovasse “grandiosa” una “visione della vita” per cui le forme animali più complesse derivano dalla selezione naturale. Un selezione che – spiegherà il docente – prevede anche parassiti patogeni come costante delle pressioni sulle specie viventi, motivo per cui la storia evolutiva dell’uomo non è comprensibile se si ignorano i parassiti.
L’incontro del 5 marzo sarà invece con Francesca Romagnoli, del Dipartimento di Preistoria e Archeologia della facoltà di Filosofia e Lettere dell’Università autonoma di Madrid, che dalle 17,30 terrà un intervento dal titolo “Riconosceresti un Neandertaliano in metropolitana?”, introdotto da Nicoletta Volante del Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell’Università di Siena. Si parlerà dell’uomo di Neandertal dal punto di vista biologico, culturale e comportamentale, del suo complesso modo di vita a livello cognitivo, tecnologico e simbolico, per sottolineare che non c’è una linea evolutiva unica della quale i sapiens rappresentano la punta più avanzata.
Sempre alle 17,30 sarà l’appuntamento di martedì 9 marzo con Laura Occhini dal titolo “Da Darwin alla psicologia evoluzionista”. La docente di Psicologia dello sviluppo, psicologia clinica e psicologia del lavoro all’Università di Siena approfondirà due argomenti: da una parte il comportamento sessuale umano, le scelte e le preferenze maschili e femminili nella scelta del partner, l’origine della gelosia e del comportamento parentale, e dall’altra l’evoluzione della paura come emozione capace di salvaguardare l’essere umano dalle minacce alla sua sopravvivenza e come emozione che stimola alla protezione di sé anche attraverso l’aggressività.
Il ciclo si concluderà giovedì 11 marzo con Giampiero Sammuri, presidente del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano e presidente di Federparchi, che alle 17,30 parlerà delle isole come laboratori dell’evoluzione e delle sfide per la conservazione, situazioni di eccellenza per studiare e valutare i percorsi evolutivi come Darwin aveva giù intuito.
Tutti gli incontri saranno introdotti dal presidente del Simus Luca Maria Foresi, docente del Dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente.
Le modalità di partecipazione online sono pubblicate nel sito del Simus www.simus.unisi.it/it/2021/02/12/unisi-darwin-day-2021