“Salutiamo con gratitudine un guerriero generoso e un grande Poeta”. Così la sua famiglia ha voluto rendere omaggio nel giorno del suo addio ad Enrico Greppi, in arte Erriquez, leader e anima della Bandabardò che si è spento, dopo una lunga malattia, nella sua casa di Fiesole (Firenze).

“Se mi rilasso, collasso” cantava Erriquez. Dopo aver lottato, si è arreso. La sua riservatezza e la sua energia non avevano mai permesso di far trasparire nulla all’esterno dei problemi di salute di un personaggio eclettico, travolgente, uno degli ultimi poeti rimasti nello scenario musicale italiano. Con la Banda aveva festeggiato da poco i 25 anni di attività con un grande evento al Mandela Forum di Firenze, insieme a tanti artisti amici, e sin dalla sua nascita, nel 1993, il gruppo era sempre rimasto fedele a se stesso e ai suoi ideali, diventando un punto di riferimento della scena musicale degli anni ’90 e non solo.

“Ogni storia ha una sua vita e ogni vita ha mille storie.
La mia vita è stata musica che accade, incontri di popoli, magie, racconti, mille soli splendenti e vento in faccia.
Non ho rimorsi, non ho rimpianti, la mia vita è stata tutta un’avventura” si legge sulla pagina Fb ufficiale della Banda.
“Finalmente, dopo tanto inutile errare, ho trovato la donna perfetta e l’ho sposata, rendendola mia per sempre, la mia compagna di vita, di viaggio e di sogni, la mia migliore amica, la mia donna, mia moglie Silvia a cui devo tanto, a cui devo tutto.
Sono padre felice di un figlio strepitoso, il migliore che si possa desiderare, con il sorriso più bello del mondo. Rocco.
Ho goduto abbestia con i migliori compagni potessi avere, la mia Banda del cuore, la nostra creatura meravigliosa dai mille colori.
In questo grande girotondo saluto e ringrazio tutti quelli che mi hanno amato e tutti quelli che ho amato, i nomi sono tanti, voi sapete chi. Un abbraccio che circonda! Aloha!!!” (Erriquez)

“Bisognerebbe fare sempre sogni grandiosi, Per combattere la noia e la nevrosi, E se ancora non ci credi, fa’ come vuoi, Io mi lancio verso il cielo, apro le braccia e poi. Lo vedi si può volare
E non smetter di pensare”. Buon viaggio.