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Appello al sindaco di Firenze Dario Nardella per trovare una nuova casa. A lanciarlo IHP-Italian Horse Protection, l’associazione che si occupa del recupero di animali maltrattati, che ha deciso di lasciare la sua attuale sede a Tignano (Volterra) dopo la morte di alcuni cavalli, ancora senza spiegazione.

Il presidente Richichi: «La gestione degli animali in questa situazione non è più sostenibile»

«E’ una decisione sofferta – dice il presidente di IHP, Sonny Richichi – e che ci troviamo a prendere in assenza di certezze. Ma proprio la mancanza di risposte sicure sulla causa delle morti che si susseguono ormai da due anni ci ha spinti a tentare il tutto per tutto: non sappiamo se i nostri cavalli siano stati uccisi o se invece il motivo delle morti sia da ricercare in fattori ambientali. Quello che è certo è che la gestione degli animali in questa situazione non è più sostenibile, né per le forze dello staff né per i cavalli stessi che così non godono del pieno benessere al quale hanno diritto: da troppo tempo ormai siamo costretti a confinarli in spazi ristretti, per la paura che gli episodi possano ripetersi. E’ altrettanto certo che le morti sono iniziate subito dopo il nostro trasferimento a Tignano: IHP è nata nel 2009 ed episodi simili non si erano mai verificati prima».

L’appello al sindaco di Firenze

«Rivolgiamo un appello al sindaco: ci aiuti nella nostra ricerca per trovare un luogo adatto a continuare la nostra attività, nella speranza che questo serva a dare finalmente una svolta alla vita dell’associazione e degli animali dei quali si occupa, garantendo loro un ambiente sicuro», conclude Richichi.

L’associazione è disponibile a diverse soluzioni, dal comodato all’affitto all’acquisto dei terreni e degli edifici. La proprietà deve avere le seguenti caratteristiche minime: circa 20 ettari a pascolo, la maggior parte dei quali in piano; disponibilità di acqua per abbeverare gli animali (con la presenza di una sorgente, o altre fonti come laghetti artificiali o fiumi); allaccio (esistente o realizzabile) alla rete elettrica, telefonica e internet; circa 10 tettoie chiuse su tre lati di circa 20 metri quadrati ciascuna (presenti o realizzabili in osservanza delle disposizioni edilizie vigenti); circa 10 box (presenti o realizzabili); una tettoia aperta su tutti i lati di circa 50 metri quadrati da impiegare come fienile; un magazzino/ufficio con 3 locali di circa 15 metri quadrati ciascuno; quattro piccole unità abitative per accogliere lo staff (presenti o realizzabili anche tramite prefabbricati in osservanza delle disposizioni edilizie vigenti).