Carenza di sangue in Toscana. Ed è partita la mobilitazione tra le 185 sedi Avis per intensificare la chiamata dei donatori. Volontari, operatori, giovani in servizio civile e dirigenti dell’associazione stanno mettendo in campo tutte le risorse e le relazioni necessarie in uno sforzo straordinario per aumentare le donazioni in un momento di necessità da parte del sistema sanitario.
I gruppi per cui c’è necessità di sangue Come evidenziato dal Meteo del sangue – lo strumento regionale di misurazione della disponibilità di sangue per le cure del sistema sanitario – la situazione attuale in Toscana registra delle necessità di sangue intero in particolare per i gruppi A e 0 sia positivi sia negativi e fragilità per i gruppi AB positivo e B sia positivo sia negativo.
Non abbassare la guardia a donare «Avis Regionale Toscana -sottolinea il presidente Adelmo Agnolucci – invita tutti i donatori di gruppi sanguigno registrati in carenza ad attivarsi e privilegiare la donazione di sangue intero. Per quelli dei gruppi dove la raccolta è stabile o in eccedenza si raccomanda di non abbassare la disponibilità a donare, ma optare per la plasmaferesi. La quale è possibile fare anche qualche giorno dopo la donazione di sangue intero e comunque ad intervalli meno lunghi rispetto ad essa. Il Centro Nazionale Sangue -aggiunge Agnolucci- ci ha chiesto di attivare azioni di supporto straordinarie a livello locale volte ad intensificare la chiamata e la raccolta. Rispondiamo come sempre all’appello, consapevoli che le associazioni hanno già dato moltissimo per la tenuta delle donazioni nell’emergenza sanitaria da Covid19 che stiamo vivendo. L’incremento delle donazioni di Avis racconta questo sforzo, sia nel 2020 sia, nella misura dell’1,7% rispetto alle prime due settimane dello scorso anno, nel 2021. Ma non ci fermiamo, e continuiamo ad intensificare il nostro impegno viste le necessità registrate».