«Il tempo delle promesse è scaduto, ora vogliamo fatti concreti». Azione Ncc, che rappresenta piccole e microimprese attive nel servizio di trasporto con conducente, commenta così le dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, che annuncia di aver «sbloccato risorse per compensare le imprese Ncc e taxi» dei danni dovuti alla crisi causata dalla pandemia. «Le aziende stanno morendo nell’indifferenza del governo: ora servono aiuti concreti» afferma Stefano Giusti, segretario di Azione Ncc.

Le richieste Le imprese Ncc devono fare i conti da mesi con fatturati azzerati e prospettive non positive nemmeno per l’immediato futuro, ma non hanno ricevuto nessun “ristoro” dal governo. Le richieste sono due: «Servono, subito, contributi a fondo perduto, dati in percentuale sulla base della differenza del fatturato 2019 e del fatturato 2020, come risulta delle fatturazione elettronica. Poi è urgente una modifica immediata dell’articolo 85 comma 4 del Codice della Strada che punisce chiunque effettua servizio di autonoleggio con conducente senza che questo uso sia previsto dalla carta di circolazione del veicolo, oppure in violazione delle condizione dell’autorizzazione o delle norme di legge».