Alla vigilia doveva essere un testa a testa, nel corso dello spoglio è diventato un distacco di 8 punti percentuali. Quando mancano 20 seggi ancora da scrutinare, Eugenio Giani si attesta sul 48,62% delle preferenze degli elettori contro il 40,45 della sfidante Susanna Ceccardi. Un trionfo che respinge l’assalto di Salvini&Co che alla vigilia erano quasi sicuri di poter dare una stoccata vincente accaparrandosi la rossa Toscana. Che resta rossa come nella sua tradizione. Con un trionfo anche del Partito Democratico che ottiene 560.142 voti e si accaparra 22 seggi in Consiglio regionale. Facendo tutto da solo, senza ricorrere all’aiuto, considerato alla vigilia, determinante di Matteo Renzi e del suo “Italia Viva” che entra sì in Consiglio ma con il 4,48% dei voti ottiene solo 2 seggi.
Crescita di consensi per FdI Nella parte opposta la Lega si ferma al 21,78% dei voti (351473) e ottiene 7 seggi contro i 4 di Fratelli d’Italia che cresce in Toscana e conquista il 13,5% degli elettori (217800) e 4 seggi. Dettaglio non di poco conto il calo di consensi per la Lega che un anno fa, alle europee, era al 31,48% mentre il partito di Giorgia Meloni raccolse il 4,9% delle preferenze. E il successo della leader di Fdi si registra un po’ ovunque in Toscana, attestandosi come il terzo partito della regione rossa. E’ al 17% a Grosseto e Pistoia, al 16,5% a Prato e Lucca, al 16,8% ad Arezzo. Ma è il Pd il primo partito della regione e fa registrare risultati sorprendenti in città come Siena (52,6%) e Pisa (47,56%) che erano state conquistate dal centrodestra.
Male i 5Stelle Dietro non resta che polvere. I grillini con la candidata Irene Galletti si fermano al 6,4% e ottengono un seggio in Consiglio; Tommaso Fattori di Toscana a Sinistra ottiene il 2,23% e nessun seggio. Salvatore Catello (Partito Comunista), Marco Barzanti (Partito Comunista Italiano) e Tiziana Vigni (Movimento 3V Libertà di Scelta) sono tutti sotto il punto percentuale.