Il treno sulla linea ferroviaria Cecina – Saline di Volterra, è stato soppresso. Il 14 Settembre infatti, con l’apertura dell’anno scolastico, a tratta ferroviaria perfettamente in esercizio ed oggetto di manutenzione ordinaria durante l’estate da parte di RFI, il pullman sostitutivo ha di fatto preso il posto del treno. Forti le rimostranze da parte dell’associazione SOS Volterra, mentre la Pro Volterra, per bocca del suo Presidente, ha tenuto ad esprimere tutto il proprio disappunto, per una decisione che va in direzione esattamente opposta a quella da prendere. “Anziché chiudere – dichiara il Presidente Franco Frediani, si dovrebbe invece cogliere l’occasione per rilanciare, in particolar modo pensando al ripristino dello scalo merci a Saline di Volterra”. Un progetto che, proprio negli anni scorsi, aveva visto convergere Università di Firenze, Pisa e Siena, durante un seminario in Sala del Maggior Consiglio di Palazzo dei Priori, al fine di mettere a punto un progetto di fattibilità, condiviso con gli enti locali, che ne permettesse il riuso a servizio di una zona produttiva intercomunale, proprio a Saline di Volterra. Un fulmine a ciel sereno quindi, quello della chiusura, che ha preso ancora una volta un po tutti alla sprovvista. Non è bastato infatti un protocollo con quattordici Comuni, Cassa di Risparmio di Volterra e Fondazione CRV per il rilancio della tratta, firmato qualche anno fa, uno studio realizzato dal Prof Stefano Maggi, il fatto che la Regione a suo tempo abbia inserito le idee dello studio nel PIT, quindi negli strumenti di programmazione e governo territoriale e che abbia, dopo forti pressioni da parte del territorio, riaperto la tratta ferroviaria, inaugurata nell’occasione dal Presidente Enrico Rossi in persona. La Regione Toscana si è vantata, in questi anni, proprio di non aver chiuso nessuna tratta ferroviaria locale. Al momento invece, l’unica che non riaprirà, è proprio la Cecina – Saline di Volterra. Non è bastato l’impegno quotidiano degli enti negli anni per risolvere le criticità, non è bastato il treno letterario, non è bastato il lancio del treno a vapore, che vedrà di nuovo l’appuntamento il prossimo primo Novembre, come non basterà l’aver fatto restaurare e ristrutturare per ben due volte la Stazione a Saline di Volterra, creando anche le condizioni base per l’intervento da oltre sette milioni sulla linea, effettuato appena pochi anni fa da RFI. Infine la Regione ha premiato, nemmeno un anno e mezzo fa, il territorio del Volterrano e della Val di Cecina, con 70.000 euro per la progettazione, relativamente ad un piano complessivo di rilancio della tratta.
Sibilline sul caso le parole di Trenitalia, che lega il destino finale del servizio su ferro al numero dei passeggeri, dicendo che in qualche modo, da loro dipenderà la decisione finale sul futuro della tratta. La palla ora quindi è in mano alla Regione e a Trenitalia, che dovranno decidere se riaccendere una fiammella, che ad oggi sembra destinata, con l’avallo dei due enti, a spegnersi definitivamente.
Marco Buselli