Presentato questa mattina presso il Santa Chiara Lab dell’Università di Siena, il laboratorio congiunto V.I.T.A. Lab “Virtual Interaction for Training and Analysis Lab”, una iniziativa fortemente voluta dal Dipartimento di Eccellenza di Scienze sociali, politiche e cognitive dell’Università di Siena, dalla Fondazione VITA – ITS Nuove Tecnologie della Vita e da Fondazione Toscana Life Sciences. V.I.T.A. Lab vuole essere un Laboratorio di Realtà Virtuale (RV) e Aumentata specificatamente dedicato, anche se non in via esclusiva, all’esplorazione e all’applicazione delle tecnologie abilitanti Industria 4.0 nell’ambito delle Life Sciences. Il progetto congiunto nasce infatti dalla necessità di rafforzare e riqualificare, attraverso l’impiego di queste tecnologie, l’offerta formativa e didattica e le relative attività, siano esse in ambito universitario o attinenti alla formazione altamente specializzata proposta dai percorsi ITS. Le attività future nell’ambito delle Life Sciences saranno, dunque, svolte in sinergia anche con il Dipartimento d’eccellenza di Biotecnologie, Chimica e Farmacia dell’Università di Siena, diretto dalla prof.ssa Annalisa Santucci.
Si rafforza la collaborazione «Con la costituzione di questo nuovo laboratorio congiunto di realtà virtuale e aumentata – ha detto il rettore dell’Ateneo Francesco Frati – si rafforza la collaborazione con Toscana Life Sciences, avviata da tempo, e con Fondazione Vita. Far crescere il numero dei laboratori costituiti insieme alle imprese è uno degli obiettivi della programmazione strategica triennale dell’Università di Siena. – ha aggiunto il professor Frati – Questi spazi di condivisione, in cui vengono messe in comune risorse umane e strumentali, sono fondamentali per stimolare l’innovazione e il trasferimento tecnologico».
Nuova formazione Si tratta di un nuovo modo di intendere la formazione grazie al potenziale di un laboratorio didattico territoriale aperto, dotato di apparecchiature tecnologiche per l’educazione e la formazione di tipo immersivo. Attraverso tali metodologie, gli utenti, dopo avere appreso i principi fondamentali della propria attività professionale, sono in grado di sperimentare in RV le attività da svolgere nella realtà e di intraprendere attraverso applicazioni software interattive e immersive un efficace processo di learning by doing.
Dialogo con le imprese 4.0 «Progetti congiunti come quello presentato oggi nascono grazie alla visione strategica e al finanziamento di Regione Toscana e non fanno che confermare la sempre maggiore volontà di creare sinergie da parte di tutti gli attori che normalmente operano in questo ambito sul territorio, sposando appieno la multidisciplinarietà – afferma Andrea Paolini, Direttore Generale TLS e Presidente Fondazione VITA – Per TLS è fondamentale lavorare per e sull’innovazione e quindi le competenze sono cruciali, non solo nell’ambito dei percorsi ITS ma anche in contesti formativi più classici e di ampio respiro. Industria 4.0 e Smart Specialisation Strategy impongono, infatti, modelli formativi più flessibili che possono essere frutto esclusivamente di partnership pubblico-private. Inoltre, non dimentichiamo le necessità e opportunità emerse dall’emergenza COVID-19, per le quali questo tipo di tecnologie dimostrano di avere un potenziale estremamente elevato. V.I.T.A. Lab è un laboratorio che vuole parlare anche alle imprese, attraverso un dialogo continuo volto ad analizzare i fabbisogni e costruire percorsi condivisi».
L’interesse delle aziende In questa prima fase, il laboratorio V.I.T.A. Lab ha già ottenuto un grande interesse anche da parte di alcune aziende del settore che considerano tale applicazione strategica per la formazione e la riqualificazione del proprio personale. Inoltre, per come è stato pensato, il Progetto V.I.T.A. Lab metterà a disposizione dell’intero Ateneo il materiale e le tecnologie acquistate, oltre che la proposta di attività formative e di simulazioni. «In questa fase di emergenza sanitaria legata alla pandemia da COVID-19 – sottolinea il prof. Alessandro Innocenti, direttore del Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive e coordinatore scientifico del Laboratorio di Realtà Virtuale dell’Università di Siena (LabVR UNISI) – le tecnologie per la didattica a distanza sono diventate essenziali per l’apprendimento e la formazione. Attraverso questo laboratorio congiunto siamo in grado di garantire l’accesso alle più recenti tecnologie nel campo della realtà aumentata e della realtà virtuale, che rappresentano un avanzamento importante per la didattica, la ricerca e i processi di trasferimento tecnologico del nostro ateneo. Le attività del V.I.T.A. Lab saranno portate avanti all’interno del LabVR UNISI, che è un progetto del Santa Chiara Lab ed è gestito dal Dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive, che ha assicurato i finanziamenti necessari come dipartimento di eccellenza designato da un processo di selezione competitivo condotto dal Ministero dell’Università e della Ricerca». L’iniziativa, fortemente voluta da tutte le parti, si inserisce nell’ambito del più ampio Progetto V.I.T.A. Lab della Regione Toscana, finanziato dal bando per la realizzazione del Progetto per il rafforzamento e la riqualificazione dei laboratori territoriali aperti (Avviso pubblico di cui al D.D. n. 6442 del 18 aprile 2019), per i Laboratori degli Istituti Tecnici Superiori della regione e si attiene a quanto previsto e disciplinato nell’art. 17 del “Regolamento delle strutture scientifiche e didattiche” dell’Università di Siena.
La consegna dei diplomi Al termine dell’evento di presentazione si è svolta la cerimonia di consegna dei diplomi del corso PROBIT 2.0, promosso da Fondazione VITA, che ha permesso a 19 studenti il raggiungimento del titolo di “Tecnico superiore per il sistema qualità di prodotti e processi a base biotecnologica”, grazie al percorso di formazione ITS, altamente specializzato, finanziato dal MIUR e da Regione Toscana, POR FSE 2014-2020, ASSE A Occupazione, Inserito nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani. «Il corso PROBIT 2.0 ha visto la partecipazione sia nella fase di progettazione che nella docenza, delle aziende del settore, che hanno contribuito con le loro docenze per circa il 65% – afferma Stefano Chiellini, Direttore Fondazione VITA – Un approccio che ha conferito al corso un elevato livello professionale nell’area delle nuove tecnologie per la vita, per la gestione del sistema qualità del processo, in modo da rispondere a un’esigenza sempre più sentita dalle imprese delle Life Sciences. La percentuale dell’occupazione dei percorsi ITS della Fondazione Vita, a 12 mesi dalla loro conclusione, si attesta all’83%, che raggiunge il 93% se si considerano gli ingressi all’Università, e siamo certi che VITA Lab apra la strada a un nuovo modo di intendere la formazione, di grande attrattività per i ragazzi e per le imprese».
Durante l’evento di presentazione di V.I.T.A. Lab è stato possibile vedere una dimostrazione di simulazioni in Realtà Virtuale e le dotazioni altamente tecnologiche di tale Laboratorio. Tutto l’evento si è svolto nel pieno rispetto delle disposizioni in materia i sicurezza e salute pubblica, volte al contenimento e alla gestione del diffondersi del coronavirus SARS-CoV-2.