Candidata al Consiglio regionale della Toscana nella circoscrizione di Siena per la lista Italia Viva Eleonora Contucci, soprano, docente al Conservatorio, consigliere comunale a Montepulciano, si presenta agli elettori. «La mia passione per la politica, nel senso alto e ideale del suo significato, esiste da quando ho memoria di me – spiega -. Il prendersi cura degli altri prediligendo chi si trova più nel bisogno, in particolare gli sfiduciati, gli esclusi cercando di portare nuove motivazioni è in me una necessità innata, ha mosso sempre prima il mio sentire e poi il mio agire. Il senso di fastidio e ribrezzo profondo per i soprusi, la furbizia scaltra, l’abuso, “la Legge del più forte”, le caste chiuse di potere, hanno sempre mosso al contrario le mie battaglie fin dai tempi della scuola».
Quali sono gli ambiti del suo impegno politico?
«Al lato della mia vocazione musicale artistica che è stata la mia formazione e poi è diventata la mia professione, c’è sempre stato un impegno sociale, di amore al fratello sia privato, nella vita personale, che comunitario (dentro diverse associazioni, movimenti, onlus) che mi ha portato a vivere momenti esaltanti e formativi a livello internazionale: lo stato di diritto non mi basta, io punto alla “fratellanza universale”. Ho poi un terzo ambito che è quello legato all’agricoltura. Sono figlia di imprenditori agricoli e da venti anni mi occupo delle aziende di famiglia (soprattutto nel campo del vino) insieme ai miei familiari. Ho scritto dei programmi e progetti specifici in questi tre ambiti che sto presentando nei vari ambienti competenti, ma vorrei qui fare un discorso in generale che unisce questi miei interessi: la Cultura, il Sociale, l’Agricoltura e il territorio di Siena e della sua grande provincia incarna l’alta qualità di queste realtà ed io penso che dovrebbe unirle in un unico progetto sinergico forte e moderno. Dobbiamo chiedere di più per la grande bellezza che contraddistingue le nostre terre».
Qualche progetto o idea concreta?
«Destinare forti investimenti alla valorizzazione dell’arte, della cultura, del turismo, come anche dell’associazionismo e del volontariato (colonne portanti della nostra società) che vanno inoltre aiutati dagli enti locali nella fruibilità e funzionalità del nuovo codice del terzo settore, alleggerendo la vita associativa da complessità e lungaggini burocratiche. Serve un aiuto forte alle imprese e alle aziende del territorio (soprattutto quelle agricole: il mondo del vino, dell’olio, del pecorino e tutto il settore agroalimentare) attraverso politiche strutturali di incentivi e decontribuzione. Il successo è da ottenere con il costante dialogo fra questi mondi».
Come fare?
«È strategico organizzare un’efficace sinergia fra queste forze: enti locali, associazioni, aziende in “una cordata” di capitale umano, di forza lavoro e forza economica per accogliere meglio tutte le tipologie di turismo, ma anche per i residenti ovviamente. In particolare ritengo sia da incentivare il turismo lento delle famiglie, dei gruppi a piedi, in bicicletta, il mondo dei camper e caravan. Per questo bisogna partire dalla cura e manutenzione dei sentieri del nostro splendido territorio che attraversano i borghi, le campagne, il Monte Amiata, i laghi, offrendo proposte di pesca sportiva, passeggiate a piedi o a cavallo, inverni sulla neve, soggiorni presso le numerose Terme del territorio. Importante il contributo delle associazioni di ciclismo e trekking per realizzare insieme le mappe dei sentieri e decidere come sia più giusto allestirli, arricchendoli di moderne aree di gioco per bambini, tavoli, piazzole di sosta attrezzate per i camper; la promozione diretta dei prodotti delle aziende agricole lungo i percorsi costituirà un valore aggiunto all’offerta. Portare grossi contributi di idee e progetti nuovi e competenti anche al mondo della Scuola e della Sanità che comunque sono già fiori all’occhiello della nostra Regione rispetto a quasi tutte le altre. L’Arte, la Musica, la Cultura devono essere il collante di tutto il progetto perché sono convinta che la Bellezza è una strada privilegiata per arrivare alla Verità e a forme di civiltà mature: un nuovo Umanesimo».
Perché un elettore dovrebbe votarla alle regionali?
«In questo momento ci troviamo davanti ad importantissime elezioni regionali. Primo elemento: credo che un cambio di governo, prediligendo la destra, possa portare l’allontanamento delle cospicue risorse europee e una politica che vive l’opposto di quanto ho qui descritto. Nei 5 anni passati il territorio senese ha ottenuto numerosi riconoscimenti ed aiuti dalla Regione grazie anche all’operato di Stefano Scaramelli come presidente della commissione della Sanità e non solo, anche grazie a sindaci e amministrazioni avvedute. E’ importantissimo non dare per scontato tutto quanto abbiamo perché si fa molto presto a perdere tutto. Ritengo che si possa e si debba rafforzare, invece, il buon governo di centro sinistra e la presenza del nostro territorio in Regione soprattutto in questa epoca post covid 19 pensando ai tanti denari che arriveranno dall’Europa. Per questo ho accettato la candidatura alle prossime elezioni regionali da parte del mio partito».