Inizio scuola a rischio caos negli istituti di Firenze e provincia: a lanciare l’allarme sono i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, secondo i quali al suono della campanella, il 14 settembre, ci saranno ancora 822 cattedre scoperte, i cui docenti potrebbero non arrivare prima di ottobre. Questo, hanno sottolineato i sindacati nel corso di una conferenza stampa unitaria, potrebbe portare anche a problemi di gestione degli alunni poiché quest’anno, a causa dell’emergenza Covid, non sarà possibile in caso di assenza del docente spostare temporaneamente gli alunni in altre classi, pratica che comporterebbe la creazione assembramenti nelle aule.

879 i docenti che servono, 57 quelli assunti Complessivamente, hanno precisato i sindacati, tra scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, quest’anno avrebbero potuto essere immessi in ruolo a Firenze e provincia 879 docenti. A fronte di questa esigenza, ne sono stati assunti 57, pari al 6,4% del fabbisogno totale. Questo non per mancanza di insegnanti, hanno precisato i sindacalisti, ma a causa dell’esaurimento delle graduatorie dedicate alle immissione in ruolo e alla mancata indizione di concorsi. Viceversa, affermano, «sono decine di migliaia gli aspiranti docenti che si sono inseriti nella graduatorie per le supplenze e che, se fossero stati banditi i concorsi, avrebbero regolarmente partecipato. Inoltre – proseguono – a causa di ritardi relativi alla nuova procedura informatizzata per il reclutamento dei supplenti, non è privo di fondamento il rischio che le scuole abbiano tutti i supplenti in cattedra solo a ottobre». Per quanto riguarda il personale non docente, su 326 posti vacanti da collaboratore scolastico «sono previste 107 assunzioni». I sindacalisti hanno chiesto poi tutele per i ‘lavoratori fragili’, insegnanti affetti da gravi patologie e pertanto più a rischio nel caso di un contagio da Covid.