«Crediamo che la Toscana meriti un presente ed un futuro incentrato a creare salute, benessere e felicità. Per questo vogliamo contribuire a far diventare la Toscana una regione all’avanguardia sui temi della salute psicologica attraverso l’istituzione della figura dello psicologo di assistenza primaria, quella dello psicologo scolastico, un percorso di psicoterapia convenzionata fra il servizio pubblico e quello privato; e ancora, investimenti nel benessere psichico dei lavoratori e la creazione di campagne pubbliche di sensibilizzazione per la salute psicologica». A scriverlo, in una lettera aperta ai candidati alla presidenza della Regione Toscana Eugenio Giani, Susanna Ceccardi e Tommaso Fattori, la presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana Maria Antonietta Gulino.

Verso le elezioni regionali «Fra poche settimane i cittadini toscani verranno chiamati al voto per rinnovare i rappresentanti del Consiglio regionale. Come ordine regionale, che rappresenta 7 mila professionisti iscritti, chiediamo un impegno politico chiaro e definito sulla salute psicologica per la tutela di tutti i cittadini. Come psicologhe e psicologi ogni giorno ci occupiamo della salute delle cittadine e dei cittadini attraverso il nostro lavoro nei servizi, negli studi privati, nelle scuole, nelle aziende e nelle organizzazioni, e vogliamo per questo esprimervi le nostre preoccupazioni e le nostre speranze per il futuro”.

«Preoccupati per effetti lockdown» «Siamo preoccupati per le conseguenze del lockdown su tutti i cittadini – si legge nella lettera – che hanno risentito psicologicamente dello stress da coronavirus e dei problemi economici e relazionali connessi a questo periodo di crisi. Aumentano i problemi nelle famiglie, nelle coppie, al lavoro, ci sono stati più rischi di violenza domestica, crescono ansie e angosce per il futuro. Le persone che ogni giorno incontriamo nel nostro lavoro ci raccontano un modo nuovo di vivere ed affrontare i problemi, modo che noi possiamo aiutare a diventare più resiliente e più forte. Siamo preoccupati perché le scuole già duramente colpite a livello relazionale da questa crisi, spesso non hanno abbastanza fondi per strutturare servizi psicologici duraturi e pienamente funzionali, permettendo con difficoltà la raccolta del disagio di studenti, insegnanti, personale e famiglie. Il nostro lavoro ci permette di avere un osservatorio a 360 gradi del disagio psicologico dei nostri concittadini, e i punti critici da elencare in questo momento storico difficile per tutti sarebbero molti.  Il lavoro degli psicologi toscani può essere altamente preventivo e può contribuire a creare non solo una società più felice, ma anche una società più coesa ed efficiente».

Le proposte La figura dello psicologo di assistenza primaria. Un sevizio che possa aiutare ed alleggerire nel loro carico i medici di assistenza primaria, e possa indirizzare i cittadini a percorsi di cura di secondo livello se necessario. La figura dello psicologo scolastico che possa rispondere ai bisogni immediati di alunni, professori, personale scolastico e famiglie, facendo da screening per le maggiori difficoltà emergenti e aiutando a prevenire e ad agire su fenomeni tipo il bullismo, l’abbandono scolastico, le difficoltà di apprendimento, fenomeni di dipendenza da sostanze e disturbi del comportamento alimentare. Un percorso di psicoterapia convenzionata fra il servizio pubblico e quello privato che possa aiutare a garantire l’accesso alla cura psicoterapica a tutti i cittadini che ne avrebbero bisogno e che ad oggi non possono permettersi un percorso privato.  Un aiuto a promuovere nelle aziende e nei comparti produttivi la necessità di investire nel benessere psichico dei lavoratori, per evitare che la rilevazione stress correlato diventi solo un adempimento burocratico. Un impegno per creare campagne pubbliche di sensibilizzazione alla salute psicologica da diffondere a tutti i cittadini, per rompere il tabù ancora presente sul disagio psichico e per promuovere il benessere relazionale.