La Squadra Mobile di Lucca ha arrestato un cinquantenne lucchese, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, accusato di maltrattamenti e lesioni ai danni dell’anziana madre convivente. La vittima, che soffre di alcune patologie, da tempo non sarebbe stata più grado di badare a se stessa e dipendeva dal figlio. L’indagine, avviata a maggio scorso, avrebbe documentato, si spiega dalla questura, «le quotidiane ingiurie, offese, minacce e percosse di cui la donna era vittima», maltrattamenti che sarebbero andati avanti da diversi anni, «in un crescendo di intensità aggressiva» da parte del 50enne, la cui condotta sarebbe stata aggravata dallo «stato di tossicodipendenza dell’uomo, da anni in trattamento al Serd, e dalla dipendenza economica dal genitore»: vivrebbe della pensione della donna.
Madre ricoverata in una struttura In particolare risalirebbero al 1998 i primi accessi al pronto soccorso della madre per lesioni di varia natura, tra cui anche la frattura una volta di una costola, un’altra dello zigomo. Solo raramente la donna avrebbe accusato il figlio, per poi ritrattare subito. A marzo 2020, in piena emergenza Covid, l’anziana sarebbe tornata a viverci insieme. Le assistenti domiciliari che la seguono avrebbero riscontrato lesioni sospette ma sarebbero state intimorite dal 50enne per impedire loro di denunciarlo. Motivi economici o anche futili avrebbero scatenato i maltrattamenti, dal cibo per il cane alle spese per i farmaci di cui l’anziana aveva bisogno. In seguito all’arresto del figlio l’anziana, con la collaborazione degli assistenti sociali del Comune, é stata ricoverata in una struttura di assistenza sanitaria di lungo periodo.