L’azienda Roberto Cavalli ribadisce la volontà di chiudere la propria sede di Firenze spostando le funzioni e i 170 lavoratori a Milano, ma è «disposta a fornire misure di sostegno finanziario a coloro che potrebbero non essere in grado di trasferirsi a causa della loro situazione personale». E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’azienda stessa, al termine dell’incontro di ieri con i sindacati a Firenze.
L’azienda: «Pronti a proseguire nell’interesse di tutti gli stakeholder» Ribadita la volontà di garantire la «piena continuità dei rapporti di lavoro esistenti», l’azienda ha spiegato che, terminato il lockdown, «potrà proseguire con i suoi piani, rispettando naturalmente tutte le condizioni di sicurezza e le disposizioni delle autorità sanitarie. Va da sé che, durante l’intero processo, abbiamo rispettato e continueremo a rispettare tutte le leggi e i regolamenti in vigore in Italia. Rimaniamo convinti del potenziale di crescita futuro e delle opportunità che si prospettano per l’azienda e siamo pronti a proseguire nell’interesse di tutti gli stakeholder, compresi i dipendenti della Roberto Cavalli».