L’icona a due ruote del boom economico italiano entra a Palazzo a Pistoia con una mostra curiosa e affascinante. Venerdì 5 settembre alle 17.30 nelle sale affrescate del Palazzo comunale sarà inaugurata “Un mito italiano per le vie della città”. La mostra è dedicata alla Vespa della Piaggio, protagonista di un periodo d’oro della storia italiana, quello del boom economico, simbolo prestigiosissimo del geniale made in Italy esportato, apprezzato, ammirato in tutto il mondo. Organizzata dall’assessorato alla cultura in collaborazione con il Vespa Club di Pistoia e con il patrocinio della Fondazione Piaggio, vuole rendere omaggio ad un oggetto che fa parte, fra le altre, delle collezioni permanenti del Triennale Design Museum di Milano e del MOMA di New York e che continua a far sognare e rappresentare, con sempre rinnovata freschezza, lo spirito del momento. La mostra, ad ingresso libero, resterà aperta tutti i giorni fino al 22 settembre con orario 10-13 e 15-18.
Modelli e non solo Una mostra che intende, attraverso l’esposizione di vari e particolari modelli e di bellissime fotografie recuperate dagli archivi del Vespa Club, dell’ufficio cultura e inviate con entusiasmo da molti pistoiesi, offrire uno spaccato di ciò che questo oggetto ha rappresentato per intere generazioni di giovani a partire dagli anni ’50, anche a Pistoia. Era il 1946 quando l’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio progettò il mitico due ruote Piaggio che, lanciato sul mercato segnò una rivoluzione. Fu un successo immediato che offrì e fece scoprire un nuovo modo di spostarsi, di andare al lavoro, che ridisegnò la mobilità urbana e impose di rileggere le città e gli spazi che esse offrivano. La Vespa diventò il simbolo di un’epoca nuova, giovane, che aveva voglia di “andare”, di essere indipendente e spensierata ma non disimpegnata e che trovò in questo mezzo una possibilità di benessere e divertimento.
Inaugurazione con l’ospite d’eccezione Il giorno dell’inaugurazione sarà presente, in rappresentanza della Fondazione Piaggio, un ospite d’eccezione: il vespista oggi 85enne Giuseppe Cau, che ha intrecciato la propria vita alla storia della Vespa, contribuendo, attraverso le sue imprese e vittorie, a costruire il mito di questo oggetto. A questo “piccolo grande vespista”, amatissimo da Enrico Piaggio ed insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro per meriti vespistici, è stato dedicato il libro “Giuseppe Cau, il mito, il pilota, la leggenda” scritto a quattro mani da Fabrizio Valeri e Vincenzo Carlino ed edito da Cld Edizioni, la casa editrice di Pontedera che sarà presente per tutto il periodo di apertura della mostra. Il libro dedicato alla storia di Cau è anche un appassionato tributo a Pontedera, alla sua industria più importante, ai tanti ingegni e saperi, al lavoro appassionato di molti e, ovviamente alla Vespa, che ha contribuito a cambiare, in meglio, la storia d’Italia.