Posticipare i saldi estivi 2020 all’1 agosto, anziché al primo sabato di luglio come sarebbe stato in calendario, limitarne la durata a soli 30 giorni anziché 60 come di consueto, ed eliminare il divieto di effettuare vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti alle vendite di fine stagione. Sono le richieste avanzate da Federazione Moda Confcommercio Toscana alla Regione Toscana, che in queste ore sta discutendo il tema dei saldi nella Conferenza Stato-Regioni.
Grassini (Federazione Moda Toscana): «Situazione drammatica per le nostre imprese» «A causa della pandemia da Covid-19 le nostre imprese stanno vivendo una situazione drammatica – sottolinea in una nota la presidente di Federazione Moda Toscana Federica Grassini – con i negozi chiusi ormai da oltre due mesi, senza liquidità, senza entrate, ma con le solite uscite da affrontare tra bollette, affitti e quant’altro, dobbiamo rivedere ogni strategia commerciale adottata fino ad oggi. È l’unico modo per garantire un futuro alle nostre attività e ai nostri collaboratori”.
Tinti (Fismo-Confesercenti): «Divieto di vendite promozionali prima dei saldi» Analoghe richieste su date e durata dei saldi anche da Fismo-Confesercenti Toscana. «Chiediamo una decisione della Conferenza Stato-Regioni che sposti la partenza dei saldi estivi al primo sabato di agosto, e non come adesso al primo sabato di luglio – osserva in una nota Fabio Tinti, presidente regionale Fismo-Confesercenti -. Contestualmente chiediamo che venga fissato tale periodo in 30 giorni». L’associazione chiede poi che «venga confermato, invece, il divieto di effettuare vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi. Vogliamo aprire il prima possibile – aggiunge Tinti -, con tutti i protocolli possibili di tutela nei confronti del cliente e dell’impresa nel suo genere, ma senza provvedimenti impossibili da attuare come la sanificazione della merce»