In Toscana nel mese di marzo la mortalità (per qualunque causa, non solo Covid-19) è stata superiore del 9% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. E’ quanto emerge da una elaborazione di Ars, Agenzia regionale di sanità, sui dati Istat. Il 16 aprile è stato reso disponibile sul sito Istat il dataset contenente i dati dei decessi dal 1° gennaio al 4 aprile, che si riferisce ai decessi per qualunque causa (e non solo per Covid-19) per una parte (1.689 su 5.866) dei comuni a livello nazionale, cioè quelli che hanno riportato i maggiori eccessi di mortalità. Questi decessi vengono affiancati all’andamento osservato per lo stesso periodo negli anni 2015-2019.

10.677 decessi totali Nel periodo che va dal 1° gennaio al 31 marzo 2020, nei 221 comuni toscani si sono verificati 10.677 decessi totali. Complessivamente, nel primo trimestre del 2020, nei 221 comuni sono stati registrati 430 decessi in meno (-3.9%) rispetto alla media 2015-2019. Considerando, però, separatamente i mesi dell’anno, il confronto con gli anni precedenti mostra un aumento dei decessi nel mese di marzo: +9% (318 decessi in più), rispetto alla media dei decessi nel periodo 2015-2019. Nei primi due mesi del 2020 la mortalità nei 221 comuni era stata più bassa rispetto agli anni precedenti. Un fenomeno che può ritenersi attribuibile al ridotto impatto nei primi due mesi dell’anno dei fattori di rischio stagionali (condizioni climatiche ed epidemie influenzali, più miti rispetto agli anni scorsi).

Maggiori decessi tra gli uomini L’aumento della mortalità 2020 nel mese di marzo è più consistente tra gli uomini (rispetto alla media 2015-2019 si tratta di 218 decessi in più +13.0%), nei confronti di quanto osservato nelle donne (100 casi in più, +5.3%). Ad eccezione della classe dei ≤40 anni (presumibilmente attribuibile al minor rischio di incidenti stradali e sul lavoro durante il periodo di lockdown) gli incrementi di mortalità si sono registrati in tutte le classi di età (41-65 anni, 66-75 anni e >=76 anni). Importante rilevare che l’eccesso di mortalità del campione Istat dei 90 comuni stimato al 34% si riduce al 9% dell’intero campione dei comuni rilevato da Ars.

Asl nord ovest area più colpita Il maggior incremento di mortalità nel mese di marzo si osserva nell’Asl nord ovest: +18.1% rispetto alla media 2015-2019 (223 decessi in più); nella Asl centro i decessi in più nel mese di marzo, sono 97 (+6.6%) e nella sud est la mortalità nei primi tre mesi del 2020 è sostanzialmente invariata. Le province che mostrano nel mese di marzo 2020 gli incrementi maggiori sono quelle di Massa-Carrara (+42%, 96 decessi in più) e Pistoia (+24%, 70 decessi in più). L’andamento giornaliero dei decessi dal 1 gennaio al 31 marzo (vedi grafico) nei 221 comuni toscani mostra che fino alla fine di febbraio la mortalità è stata inferiore rispetto alla media dei 5 anni precedenti. Dalla fine di febbraio si osserva un’inversione di tendenza che, al di là delle fluttuazioni giornaliere, si consolida durante il mese di marzo. Da notare che l’inizio dell’inversione di tendenza è precedente di diversi giorni alla data del primo decesso Covid-19, segnalato ufficialmente in Toscana il 9 marzo 2020 (linea rossa tratteggiata nel grafico).

A Firenze inversione di tendenza Sono state analizzate anche le situazioni specifiche di alcuni comuni, come i comuni capoluogo di provincia, o quelli dove è avvenuto il maggior numero di decessi Covid-19. Ad esempio nel comune di Firenze la mortalità è stata inferiore rispetto agli anni precedenti anche nel mese di marzo, oltre che nei primi due mesi dell’anno. L’inversione di tendenza inizia a osservarsi, però, nel mese di aprile, sebbene questi dati siano ancora provvisori, in quanto possono risentire delle comunicazioni tardive dei decessi fuori comune.

217 decessi per Covid-19 In Toscana, nel mese di marzo sono stati segnalati 217 decessi Covid-19 e sono avvenuti in 106 dei 221 comuni analizzati finora nella survey. Se si prende a riferimento la media del periodo 2015-2019, l’eccesso di mortalità in questi 106 comuni è pari a 357 decessi in più. Quindi ad oggi i decessi Covid-19 costituirebbero il 61% dell’eccesso di mortalità. Si tratta di una stima ancora provvisoria, dato che, oltre alle fluttuazioni casuali dei decessi, è opportuno segnalare il peso determinato dalla mancanza dei dati relativi al comune di Pisa.