I vescovi toscani doneranno un mese del loro stipendio per contribuire ad attrezzare alcune ambulanze con i dispositivi e le strumentazioni necessari per intervenire sui pazienti affetti da Coronavirus. Il fondo di solidarietà, costituito dalla Conferenza episcopale Toscana (Cet), sarà in particolare devoluto alla Confederazione delle Misericordie della Toscana, per sostenere il servizio che le Misericordie svolgono a favore di tutti i cittadini nell’ambito del Sistema sanitario regionale. E’ quanto è stato deciso dalla riunione, per la prima volta in teleconferenza, dei vescovi.

Il progetto prevede, in particolare, l’allestimento in ciascun mezzo di un letto mobile di rianimazione dotato di ventilatori polmonari, pompe ad infusione e defibrillatore, predisposto per il bio-contenimento ad alta intensità, come lo sono i letti di rianimazione presenti negli ospedali. Ciò consentirà di trasportare nella massima sicurezza i malati di coronavirus tra e verso i reparti di terapia intensiva della Toscana o da un pronto soccorso ad altri reparti.