«Arrivati a tarda notte a Barcellona stamattina siamo operativi. In queste ore decine di italiani ci stanno contattando da tutta la Spagna per avere notizie in quanto dalla Farnesina tutto tace. Non si sanno tempi e modi di rientro in Italia. Ci sono anche italiani con condizioni di salute precarie non legate al coronavirus che non vengono aiutate. Studenti, lavoratori e non solo turisti. Un disastro a 360 gradi». A riferirlo il senatore della Lega Gian Marco Centinaio, direttamente dal pullman su cui si trova insieme all’euro parlamentare e candidata alla presidenza della Regione Toscana Susanna Ceccardi. Un viaggio organizzato dai due rappresentanti leghisti per andare a recuperare una cinquantina di italiani rimasti bloccati alle Isole Canarie. Insieme a loro l’assessore al sociale del Comune di Pisa, Gianna Gambaccini, che, in qualità di medico si preoccuperà di monitorare la situazione sanitaria dei nostri connazionali. «In questi giorni il mondo è cambiato. In poche ore le certezze che avevamo, le cose che davamo per scontate, sono diventate difficoltà insormontabili – aveva detto Susanna Ceccardi prima della partenza – Una semplice vacanza è diventata una odissea. In questi giorni ho infatti ricevuto numerosi appelli di connazionali rimasti bloccati all’estero: persone che avevano organizzato una vacanza low-cost lasciate in balia degli eventi dopo che le compagnie aeree hanno cancellato i voli di rientro in Italia. Il viaggio prevede il recupero all’aeroporto di Barcellona di un gruppo di italiani, in arrivo dalle Canarie, dove erano rimasti bloccati in seguito alla chiusura delle frontiere per l’emergenza sanitaria.

E mentre il viaggio prosegue in Italia infuria la polemica. Il Partito Democratico toscano attacca con la vice capogruppo dem in Consiglio regionale Monia Monni che ha scritto al premier Conte e al Ministro degli interni Lamorgese bollando l’iniziativa come «una pagliacciata che mette a rischio la salute di molti italiani». Ma l’emergenza rimane, se è vero che all’Ambasciata italiana a Madrid e al Consolato generale di Barcellona sono arrivate circa 5mila segnalazioni di nostri connazionali in difficoltà. E il Ministro degli esteri Luigi Di Maio più volte ha mandato loro il messaggio ‘no panic, non vi lasceremo soli’. Ma la situazione è sempre complessa tra voli cancellati e confini che stanno chiudendo. E tra le testimonianze più drammatiche quella di una coppia di giovani senesi partita per un soggiorno alle Canarie il 6 marzo. «Siamo allo sbaraglio, abbandonati, coi soldi che stanno finendo e la paura di perdere il lavoro o peggio, magari di prendere il coronavirus su un’isola che ha un ospedale con solo due posti per la terapia intensiva – hanno detto all’agenzia Dire – Da due settimane ne’ la Farnesina ne’ l’ambasciata ci danno risposte o aiuti di nessun tipo, ne’ per pagarci l’alloggio ne’ per capire come e quando tornare». Alessio Bonelli, 23 anni, ha raccontato di una vacanza con la fidanzata trasformatasi in un incubo. «Mercoledi’ Ryanair, che ci aveva garantito il rientro, ci ha comunicato la cancellazione» ha detto, spiegando che subito dopo i ragazzi hanno contattato la Farnesina e l’ambasciata italiana, «Ma da loro nessun aiuto, nessuna tutela».