«Migliaia di italiani sono bloccati all’estero a causa dell’emergenza coronavirus e non hanno la possibilità di rientrare in patria. Il Governo italiano, in sinergia con l’Unione Europea, deve risolvere subito questa situazione e riportare in Italia tutti i nostri concittadini. Faccio un appello alla responsabilità delle istituzioni internazionali affinché possano collaborare con il nostro Paese e l’Unione Europea nella gestione di questa emergenza. Stamani ho inviato una lettera ufficiale al ministro degli Esteri Luigi Di Maio e per conoscenza all’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri Josep Borrell: vogliamo risposte chiare, immediate e precise». Lo scrive in una nota l’europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi.
«Migliaia di famiglie divise» «La preoccupazione -prosegue Ceccardi- è grande: ci sono migliaia di famiglie divise da molti chilometri, e le istituzioni nazionali ed europee devono risolvere immediatamente la situazione per alleviare l’angoscia di padri e madri che non sanno quando potranno riabbracciare i loro cari. Anche questa è un’urgenza che il Governo italiano d’intesa con l’Unione Europea, ha il dovere di inserire tra le priorità, analogamente alle misure sanitarie per contenere il virus ed agli interventi a sostegno della drammatica situazione economica».
«Urgente piano di rientro per rimpatriare» «Nelle ultime ore – conclude l’europarlamentare – molti dei nostri connazionali che si trovavano all’estero, si sono visti infatti cancellare prenotazioni per i voli di rientro in Italia, senza nessun tipo di aiuto o supporto da parte del Governo, che anzi li ha lasciati in balia degli eventi. Che cosa sta facendo il ministro degli Esteri Lugi di Maio, per risolvere questa situazione? Auspico quanto prima, con la massima urgenza, che il Governo italiano, in sinergia con l’Unione Europea, attivi un rapido coordinamento con tutti i Governi europei per predisporre, d’intesa con le compagnie aeree e magari utilizzando voli charter, un urgente piano di rientro per rimpatriare finalmente tutti i nostri connazionali».