Indietro tutta alla swing era italiana, tra gli anni ’30 e ’40, quando imperversavano motivi che avevano per protagonisti gli animali, da “Il pinguino innamorato” alla “Canzone delle mosche”. “Topolini, mici e pinguini innamorati” è lo spassoso concerto/spettacolo che le Sorelle Marinetti portano venerdì 14 febbraio (ore 21) al Teatro delle Arti di Lastra Signa (Firenze).

Lo spettacolo Pinguini e mosche, ma anche “Il gatto in cantina”, “Maramao perché sei morto”, “La sardina innamorata”… Canzoni che allestirono un fantastico zoo al servizio dello swing e – a maggior ragione – della necessaria evasione dal contingente (un regime in agonia, le ristrettezze economiche dovute alle sanzioni, le leggi liberticide, l’avvicinarsi di una guerra…). Canzoni che impegnarono le penne dei migliori autori e compositori e le ugole dei più valenti interpreti del periodo. Fatta salva la tradizione millenaria della favola con interpreti zoomorfi (Esopo, Fedro e i loro epigoni più moderni), una ragione era senz’altro da rintracciare nelle programmazioni cinematografiche di quegli anni, che dalla metà degli anni Trenta cominciarono ad ospitare i primi cartoni animati di Walt Disney, le Silly Symphonies, il cui titolo nel nostro Paese venne italianizzato in Sinfonie Allegre. I programmi leggeri dell’EIAR e tutta la pletora di artisti che vi gravitavano intorno intuirono immediatamente il grosso successo di questi cortometraggi animati e si impegnarono da subito a creare canzoncine in sintonia con quel mondo fantastico.  Lo spettacolo è una divertente lezione di storia del costume raccontata dalle Sorelle Marinetti (emule del Trio Lescano) che hanno fatto dello swing e della canzonetta sincopata una missione di vita.
Le sorelle canterine  vantano collaborazioni di prestigio, come quella con Arisa al Festival di Sanremo, con Simone Cristicchi in un fortunatissimo tour estivo e con Vinicio Capossela per l’album “Marinai profeti e balene”.