I segreti delle celebri torri di San Gimignano, la loro architettura e la loro storia per la prima volta in un volume nato da un progetto di ricerca condotto dal dipartimento di architettura dell’Università di Firenze. E’ il libro “Le Torri di San Gimignano. Architettura, città, restauro” di Luca Giorgi e Pietro Matracchi e che sarà presentato venerdì 24 gennaio alle 18 nella sala del Consiglio del Palazzo Comunale. Alla presentazione, oltre agli autori, interverranno il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci, il direttore del dipartimento di architettura Saverio Mecca, il vicedirettore del dipartimento di architettura Giuseppe De Luca, Carolina Di Biase del Politecnico di Milano, il direttore della scuola di specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio Maurizio De Vita, il presidente del corso di laurea in Ingegneria Civile Edile e Ambientale Gianni Bartoli. La presentazione del libro rientra nel ciclo di iniziative de  “La cura del Patrimonio di San Gimignano”.

Il libro Le torri conferiscono a San Gimignano un carattere del tutto peculiare che ha fatto meritare a questa città il titolo di luogo tutelato dall’Unesco e, per la prima volta, questi straordinari manufatti sono documentati dettagliatamente sulla base di rilevi appositamente eseguiti. Per ogni torre sono state esaminate le caratteristiche delle murature, i materiali e le discontinuità, identificandone demolizioni e ricostruzioni. Inediti e sorprendenti sono i dati relativi alle tecniche costruttive, alla qualità delle malte, che risulta eccellente, e alle loro dimensioni che coniugano spessori murari ingenti a vani interni ridottissimi e spesso quasi privi di aperture. Le quattordici torri studiate forniscono così un panorama generale che viene messo in relazione alla struttura urbana della città e mostra come le esigenze dell’abitare ne hanno modificato nel tempo la consistenza. Dallo studio è emerso come la forza iconica delle torri, a partire dalla seconda metà dell’ottocento, abbia dato origine a una lunga stagione di pervasivi restauri che hanno reso San Gimignano città esemplare del medioevo, senza tuttavia modificare in modo profondo le parti emergenti dalla città di questi straordinari manufatti.