E’ stato rieletto con il 72 per cento delle preferenze, Luca Menesini, presidente uscente della Provincia di Lucca e sindaco di Capannori. Menesini (Pd) ha infatti ricevuto 55mila 685 voti ponderati (nel 2015 i voti furono 51mila 716), mentre l’avversario del centrodestra, Alberto Stefano Giovannetti (sindaco di Pietrasanta) è stato votato da 25mila 502 elettori.

Affluenza e operazioni di spoglio Sono terminati nel pomeriggio i lavori di spoglio dell’Ufficio elettorale della Provincia di Lucca: ad essere chiamati al voto erano 477 amministratori, tra sindaci e consiglieri comunali, nei tre seggi a Lucca, Castelnuovo e Viareggio. L’affluenza alle urne è stata dell’89%, superiore a quella del 2015, quando si tennero le prime elezioni di secondo livello e del 2017 quando venne rinnovato il consiglio provinciale e votò il 76,30% degli aventi diritto. Nel dettaglio: al seggio di Lucca hanno votato 156 amministratori su 164; a Castelnuovo Garfagnana 162 votanti su 186 e a Viareggio 108 su 127. Per l’elezione del presidente si sono registrate 13 schede bianche e 17 nulle.

Il nuovo consiglio provinciale Assieme al presidente, a Lucca si votava anche per il consiglio provinciale. Due le liste che si presentavano: ‘Provincia civica e democratica con Menesini’  e ‘Alternativa civica centrodestra’. In base ai risultati, la lista di centrosinistra ottiene 7 seggi, mentre quella afferente al centrodestra ne ha 5. Il nuovo consiglio quindi prevede 12 consiglieri e sono risultati eletti per la lista ‘Provincia civica e democratici con Menesini’: Patrizio Andreuccetti; Andrea Bonfanti; Andrea Carrari; Sara D’Ambrosio; Maria Teresa Leone; Iacopo Menchetti e Maurizio Verona. Per la lista ‘Alternativa civica centrodestra’, sono, invece, stati eletti: Ilaria Benigni; Serena Borselli; Riccardo Giannoni; Matteo Marcucci e Mirco Masini.

Indice di ponderazione La consultazione elettorale, come stabilito dalla Legge Delrio sulla riforma della pubblica amministrazione, era di secondo livello con gli amministratori di 33 Comuni chiamati a esprimere la propria preferenza. Ogni elettore poteva esprimere solo il voto per uno dei candidati alla carica di consigliere provinciale. Le elezioni di II livello prevedono l’applicazione degli indici di ponderazione dei voti per l’elezione dei nuovi organi amministrativi provinciali. Indici che fanno riferimento alle fasce demografiche di appartenenza dei Comuni. Il valore percentuale dei voti ricalcolati con gli indici di ponderazione era pari al 8,433% per la fascia A (comuni fino a 3mila abitanti); al 6,126% per la fascia B (comuni tra 3mila e 5mila abitanti); al 16,416% per la fascia C (comuni con popolazione superiore a 5mila abitanti e fino a 10mila); al 34,021% per la fascia D (tra 10 e 30mila abitanti); e infine al 35% per la fascia E (comuni tra 30mila e 100mila abitanti).