Una tassa unica, progressiva basata sul numero complessivo delle concessioni in uso ad ogni singola piccola impresa del settore, per superare l’eccesso di burocrazia e il registratore telematico previsti nella Legge di bilancio. Sarà calcolata con criteri di progressività basati sull’indice di valore economico dei singoli mercati in base alla collocazione territoriale, al valore dell’evento e modulato in base al settore merceologico, considerando anche il numero degli addetti e collaboratori. A chiederla al Governo Assidea-No Bolkestein, l’associazione che tutela gli ambulanti, la categoria degli operatori di mercato su area pubblica che in Italia sono circa 200mila.

In 400 riuniti a Firenze Gli ambulanti italiani, oltre 400, si sono dati appuntamento a Firenze per un confronto aperto a i parlamentari di tutte le forze politiche. Al confronto hanno preso parte la senatrice Alessandra Galloni di Forza Italia, il senatore Manuel Vescovi Lega Salvini premier e il senatore Andrea De Bertoldi di Fratelli d’Italia. In collegamento da Roma ha inviato un video messaggio il sottosegretario all’ Economia Antonio Misiani.

Richiesta di emendamento alla Legge di Bilancio Per l’occasione è stata formalizzata la richiesta di un emendamento alla Legge di bilancio che preveda l’introduzione della tassa unica progressiva nelle Legge di bilancio in discussione in Parlamento. «In gioco c’è la sopravvivenza di un intero settore produttivo del Paese e l’assenza di esponenti della maggioranza al nostro confronto ci preoccupa – ha detto il presidente Assidea Alessio Pestelli – Abbiamo ricevuto diversi contributi video dai parlamentari delle diverse forze politiche e ci auguriamo che la nostra proposta possa trovare condivisione trasversale in Parlamento. Alla base della nostra rivendicazione non c’è nessun tentativo di chiedere al Governo e alla politica trattamenti privilegiati o sostegni sociali, ma solo l’esigenza di poter contare su una fiscalità che tenga conto della difficile situazione generale nella quale gli ambulanti si trovano ad operare da diversi anni».

Equa redistribuzione del carico fiscale Assidea ritiene che con il nuovo sistema proposto si possa garantire una equa redistribuzione del carico fiscale ed eliminare possibili sacche di evasione, ma soprattutto si possa combattere l’abusivismo, causa primaria di concorrenza sleale. Non solo. La proposta mira anche a creare un sistema impositivo efficace che permette di liberare la macchina amministrativa dai controlli sull’emissione dello scontrino fiscale e delle dichiarazioni dei redditi così da consentire all’apparato di controllo, di dedicare maggiori sinergie verso altre e ben più importanti cause di evasione e di elusione. Un sistema innovativo che dia certezza dei costi di gestione annuali per le piccole imprese e garanzia di entrate certe, con saldo attivo, per le casse dello Stato. Per il numero complessivo delle concessioni ogni singola impresa avrà in dotazione apposito registro delle concessioni rilasciato dal Comune di residenza.