Un call center “fantasma” è stato individuato dalla Guardia di Finanza che ha scoperto la frode di  oltre 110 mila euro al Fisco.

Il call center, che offriva agli utenti servizi volti a sollecitare la credulità popolare, come cartomanzia ed oroscopi, infatti, per gli anni d’imposta dal 2014 al 2016, non ha adempiuto ad alcun obbligo di natura dichiarativa. «La posizione del contribuente infedele è emersa nell’ambito di un’autonoma attività di servizio del Reparto operante – si legge in una nota delle Fiamme Gialle –  che, grazie all’efficace dispositivo di controllo economico del territorio approntato e all’indispensabile analisi di rischio condotta dai militari con l’ausilio delle banche dati in uso al Corpo, ha individuato il soggetto». I finanzieri, spiega ancora la nota, hanno proceduto a riscontrare le risultanze contabili dell’impresa incrociandole con i dati estrapolati dagli applicativi informatici in uso. Hanno così ricostruito il reale volume d’affari conseguito che è risultato ammontare ad oltre 110.000 euro di ricavi non dichiarati, con conseguenti violazioni sia ai fini dell’Irpef, dell’Iva e dell’Irap.

Contestato mancato pagamento Tassa Etica Al soggetto in questione è stato anche contestato il mancato assoggettamento del reddito prodotto alla cosiddetta “Tassa Etica” dovuta in ragione della particolare attività svolta, ovvero un’addizionale del 25% che ha determinato un’ulteriore evasione di oltre 36.000 euro.