Tre giorni dedicati all’arte del tatuaggio con 390 tatuatori di fama internazionale che si riuniranno come ogni anno alla Fortezza da Basso di Firenze: da venerdì fino a domenica si terrà la dodicesima edizione della Florence tattoo convention, che da sempre dimostra grande sensibilità al tema dell’importanza delle norme igienico sanitarie nella realizzazione dei tatuaggi. Uno degli scopi principali della manifestazione è infatti mantenere una rete di operatori del settore che attraverso documenti comuni e la propria esperienza offrano una testimonianza diretta delle buone pratiche di lavoro, attenendosi agli scrupolosi parametri stabiliti dalla legge, sia per quanto riguarda la struttura che i materiali utilizzati. La manifestazione, che ha il patrocinio del Comune e della Città metropolitana, è stata presentata a Palazzo Vecchio dall’assessore alla Sanità Andrea Vannucci e dalle organizzatrici Silvia Bongianni e Dragotto Valentina di Firenze Indelebile, associazione promotrice della convention.

L’assessore Vannucci: «È un’arte senza età» «Quella del tatuaggio è un’arte in voga tra i ragazzi e non solo – ha detto l’assessore Vannucci -. È un’arte senza età dal punto di vista del tatuato e del tatuatore. La Florence tattoo convention ha un forte messaggio educativo, informativo e conoscitivo. Manifestazioni come questa sono importanti perché hanno una serie di ricadute positive sul nostro territorio, legate all’indotto e al turismo, e perché lanciano un messaggio positivo legato al fatto che questa arte si può fare in modo sicuro con un’attenzione particolare alle procedure igienico-sanitarie e in totale sicurezza sia per chi fa il tatuaggio sia per chi lo riceve».

Bongianni: «Non solo tatuaggi ma anche mostre, spettacoli e concerti» «La nostra manifestazione punta molto sulla sicurezza e sull’aspetto sanitario dei tatuaggi – ha detto Bongianni – . La convention non è solo tatuaggi, ma è anche mostre, spettacoli e concerti. Da sempre puntiamo molto sull’aspetto del tatuatore come artista e non solo come professionista del settore. Riteniamo sia giusto far conoscere al vasto pubblico l’arte che questi professionisti sono in grado di offrire». «La convention è un punto di ritrovo sia per quanto riguarda i ragazzi che la categoria dei tatuatori che arrivano da tutto il mondo – ha detto Dragotto Valentina -. Dal punto di vista sanitario facciamo molta attenzione, i controlli sono molto ristretti».

Gli artisti Fra gli artisti che parteciperanno a questa edizione ci sono i polinesiani francesi dello studio Hoata Tiki Tattoo, i coreani dell’Orient jehoo, il neozelandese Julious Mora, il russo Dmitry Babakhin, i tedeschi del Der Grimm studio, Branko Antevski, Randy Engelhard e Julian Siebert, gli esponenti della vecchia guardia quali Bernie Luther (Austria), Doc Price (Inghilterra), Gippi Rondinella e Gianmaurizio Fercioni, gli spagnoli Dani Martos e Frank Crespo, il serbo Marko Tattoo e gli italiani Billi Murran, Kristi, Web, Rudy Fritsch, Ivano Natale, Davide Andreoli. Particolare attenzione è stata riservata alla selezione dei maestri tatuatori che utilizzano gli antichi strumenti tradizionali, ai quali sono state destinate apposite pedane. Segnaliamo Elle Mana Festin dalle Filippine, Samuel Olman per la tecnica tradizionale olmeca messicana, Colin Dale che pratica inuit vikingo e Kila con il suo handpoke nordico, Jona e Razzouk per il tatuaggio copto e lauretano, Kensho II, Ryugen e Horien che praticano irezumi giapponese, Matthieu e Rung Ajarn per la tecnica tailandese e Hendra e Durga per il martelletto borneano.

Novità la sezione fotografica rivolta ai ritratti e il site specific di Alexandros Mars curato da Rossana Calbi, e piacevole conferma i lavori su tela delle collettive presentate dalla fiorentina Street Levels Gallery, il Circo dei Tatuatori e Marta Gabrieli, nonché dai singoli artisti. Sono tre le conferenze che si svolgeranno sabato e domenica sul main stage “Il tatuaggio lauretano e il tatuaggio cristiano copto di Jerusalemme” proposta da Jonatal Carducci e Razzouk, “Sulla nostra pelle – geografia culturale del tatuaggio” sulla storia del tatuaggio nel corso dei millenni sino alla contemporaneità, a cura del professor Paolo Macchia e presentata  da Pisa University Press e  “Making the Body, Performing Change: Making Homo Sapiens” prospettiva sul rituale del tatuaggio a cura della dottoressa Leticia Molera Vasquez. Ampio repertorio di spettacoli offerti da Huma Show Entertainment e concerti con le storiche band Strana Officina e Sabotage oltre alle novità Paolo Baldini dub files, Etrurians e Numa Crew. La manifestazione sarà aperta al pubblico nei seguenti orari: venerdì dalle 15 alle 02, sabato dalle 12 alle 02 e domenica dalle 12 alle 24.