«Esclusi gran parte degli avvelenamenti provocati da sostanze chimiche». E’ quanto emergerebbe dalle autopsie effettuate dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana che indaga sulla causa di morte dei tre cavalli deceduti al Centro di recupero IHP a Volterra tra il 17 e il 22 ottobre. E L’Istituto ha condiviso questi risultati con la veterinaria del centro. «Dal resoconto parziale aggiornato ad oggi non è possibile trarre conclusioni – dichiara la dottoressa Santi – È necessario aspettare gli esiti degli esami tuttora in corso e procedere con ulteriori accertamenti».
Ulteriori indagini sulle acque «Sono ancora in corso i tossicologici per alcune sostanze – si legge in una nota del centro di recupero – . Si attende anche l’esito delle prove istologiche e dell’esame del contenuto gastrico. Verranno effettuate ulteriori indagini sulle acque di abbeverata e sull’eventuale presenza di virus non specifici della specie equina».
Richichi (IHP): «Necessità di capire cosa abbia ucciso cavalli sani» «I primi esiti confermano la complessità della situazione in cui ci troviamo – dichiara Sonny Richichi, presidente di IHP – . Se da un lato permettono di escludere alcune ipotesi, resta la necessità di capire cosa abbia ucciso in pochi minuti dei cavalli sani, senza sintomi. Trovare la causa di morte è vitale sia per i cavalli del Centro di recupero sia, a questo punto, per la sopravvivenza stessa dell’associazione». Intanto, prosegue la nota, permane nel Centro una gestione di emergenza indicata dal veterinario che ha chiuso l’accesso ai pascoli all’indomani dei decessi. «Nella paura e nel tentativo di proteggerli da qualcosa di ignoto, i cavalli sono confinati da giorni in spazi ristretti, una situazione aggravata dal maltempo che sta colpendo la nostra zona. Ogni giorno in più di attesa rende la situazione meno tollerabile. Pur nello sconforto, rinnoviamo la fiducia nel fatto che chi sta svolgendo le indagini faccia tutto ciò che è in suo potere per chiarire al più presto ciò che è accaduto. Da gennaio ad oggi sono deceduti, in tempi e situazioni ambientali diverse, 13 cavalli, tutti passati nello spazio di pochissimi minuti dallo stare bene al perdere la vita: una tragedia che non deve restare senza una spiegazione».
