E’ deceduta la donna di 64 anni ricoverata stamattina nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santo Stefano di Prato: le era stata diagnostica una infezione da meningococco di tipo C. La donna, spiega la Asl, si è recata ieri sera al pronto soccorso di Prato a seguito di malori dovuti da febbre alta: fino al giorno precedente era in buone condizioni di salute. La donna risultava non vaccinata contro la meningite sia di tipo B che di tipo C. L’ospedale, conclude la Asl, ha richiesto il riscontro diagnostico.

Avviata profilassi per i familiari Il dipartimento di Igiene pubblica del’Asl Toscana Centro ha comunicato di aver provveduto alla procedura di profilassi per i familiari e i dipendenti del circolo Arci in cui lavorava la paziente deceduta. Nelle prossime ore l’intervento di prevenzione potrebbe esser esteso a una cerchia più ampia di contatti personali dato che, da informazioni raccolte dall’Asl Toscana Centro, la donna avrebbe continuato a lavorare sino a lunedì sera e quindi maggiore è, presumibilmente, il numero delle persone con cui potrebbe essere venuta a contatto. In Toscana l’ultimo decesso per meningite risale al giugno scorso quando all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze morì una bambina tedesca in vacanza con la famiglia a Donoratico (Livorno). Anche lei era stata infettata dal ceppo C. L’unica variazione epidemiologica in Italia per i casi di meningite, negli ultimi anni, ha riguardato proprio il focolaio di meningococco C presente in Toscana, per cui la Regione ha predisposto l’offerta gratuita della vaccinazione ad un’ampia quota della popolazione. Sono sette i morti in Toscana nel 2016 per meningite, di cui sei per il ceppo C. Nessun decesso nel 2017 e tre morti nel 2018, tutti per il ceppo C. Nel 2019 quella di oggi è la terza morte registrata, la seconda per il ceppo di tipo C. La vaccinazione anti meningococco C, viene ricordato dalla Asl, è tuttora gratuita nella regione fino al compimento dei 20 anni di età.