Nascondevano hascisc e marijuana in un casolare abbandonato e da lì gli spacciatori si rifornivano per vendere la droga. E’ stata sgominata dai carabinieri di Poggibonsi (Siena) una banda criminale che spacciava sostanze stupefacenti tra la Valdelsa, Siena e Firenze.  Quattordici le misure cautelari restrittive della libertà personale ottenute dai militari dal gip del Tribunale di Siena Roberta Malavasi per i componenti della banda. Dieci in carcere, due ai domiciliari, un obbligo di dimora e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’operazione ‘Silvestre’ è scattata questa notte e si è conclusa alle prime luci dell’alba impegnando 150 militari e quattro unità cinofile. Nel casolare abbandonato, nelle vicinanze di Poggibonsi (Siena), è stato ritrovato e sequestrato un chilo e mezzo tra hascisc e marijuana. Le indagini, coordinate dal pm Siro de Flammineis, erano partite dopo una ‘soffiata’ sul magazzino dello spaccio. I carabinieri hanno così messo sotto osservazione quel luogo con l’utilizzo di cinque telecamere e poi hanno identificato e ricostruito i movimenti degli spacciatori e dei loro fornitori residenti a Castefiorentino (Firenze), Grosseto e Fermo.

Secondi quanto ricostruito dai carabinieri, gli spacciatori sarebbero tutti ludopatici e avrebbero perso fra i 2 e i 3mila euro di media ciascuno ogni sera con punte fino a 15mila euro. Una situazione che aveva messo gli spacciatori, che ricevevano le richieste delle dosi tramite whatsapp, nelle condizioni di non poter più pagare i loro fornitori di droga. Dalle intercettazioni è emersa così la paura degli spacciatori di poter essere vittima di ritorsioni per i debiti accumulati e la ricerca continua di armi per potersi difendere in caso di eventuali aggressioni. In una delle macchine fermate dai carabinieri è stata infatti ritrovata una pistola semiautomatica con la matrice abrasa. Nell’intera operazione sono state denunciate 19 persone, uno dei componenti della banda tra gli arrestati al momento è ricercato mentre 65 sono i capi di imputazione contestati.