E’ con un titolo mai eseguito in Italia nella sua versione originale del 1809 e mai eseguito a Firenze prima d’ora, che il Teatro del Maggio apre il sipario sulla stagione lirica e balletto 2019/2020. E’ “Fernand Cortez”, tragedia lirica in tre atti di Gaspare Spontini su libretto di Victor-Joseph-E’tienne de Jouy e Joseph-Alphonse d’Esmenard, che arriva al Teatro del Maggio il 12 ottobre alle 19 (4 ore e 20 minuti, in diretta su Rai Radio3), con la regia di Cecilia Ligorio, il maestro Jean-Luc Tingaud sul podio a dirigere l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino e il corpo di ballo della Compagnia Nuovo balletto di Toscana.
Storia di un’opera Spontini, musicista prediletto di Napoleone Bonaparte, fu chiamato dall’imperatore di Francia a comporre una nuova opera per il maggiore teatro di Parigi, l’Opera. La scelta cadde sul soggetto di Fernand Cortez, storico condottiero spagnolo del XVI secolo alla prese con la conquista del Messico. L’opera debutto’ all’Ope’ra il 28 novembre del 1809: il sontuoso allestimento, un’orchestra magniloquente, effetti scenici stupefacenti – come la carica di veri cavalli in scena – cori guerreschi, danze barbare e anche una nota sentimentale, data dall’amore tra Cortez e la giovane indigena Amazily, garantirono all’opera il grande successo sperato e il debutto dell’opera registro’ un vero trionfo. La gloria di Napoleone e’ ampiamente esaltata e Fernand Cortez diventera’ l’opera simbolo del suo impero. Spontini modifichera’ in seguito il Fernand altre quattro volte e nel corso delle rielaborazioni che l’opera conobbe, il compositore sposto’ intere sezioni da un atto all’altro e intervenne sul libretto e i personaggi. Il Teatro fiorentino propone la prima versione del 1809 nella sua concezione originaria – mai vista in tempi moderni – in collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi e l’edizione critica a cura di Federico Agostinelli. Altre recite dello spettacolo il 16 e 23 ottobre alle 19 e domenica 20 alle 15,30.