«Un detenuto italiano, ubicato nel reparto isolamento, con chiari problemi psichiatrici, sobillato da altro detenuto del reparto, già noto per l’aggressività e per le aggressioni nei confronti dei poliziotti penitenziari, ha appiccato il fuoco alla propria cella, prontamente spento grazie all’intervento dell’agente di servizio che è dovuto ricorrere alle cure mediche». A denunciare l’episodio, in una nota, il vice segretario generale dell’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria) Giuseppe Proietti Consalvi.

Manca il direttore I fatti sono accaduti nella serata di ieri, intorno alle 22:30. «E’ l’ultimo episodio avvenuto in quell’istituto, è uno dei punti deboli dell’attuale sistema penitenziario italiano – conclude Proietti Consalvi – grazie anche all’assenza di un direttore e di un comandante di reparto, per non parlare della continua e perdurante assenza di un provveditore regionale. Quanto accaduto è il risultato di una politica penitenziaria attuata in assoluto dispregio delle condizioni di lavoro del personale di Polizia Penitenziaria spesso lasciato solo nelle sezioni ad operare in assoluta ristrettezza di mezzi e di supporti anche con 100/150 detenuti alla volta e anche con detenuti di estrema pericolosità».