Foto Mercati europei.it

Arriva per la prima volta a Siena il “Mercato europeo del commercio ambulante”, la prestigiosa mostra-mercato di prodotti enogastronomici e artigianali itinerante organizzata da Fiva Confcommercio e Confcommercio Siena con il patrocinio del Comune di Siena. Oltre 120 espositori provenienti da circa 30 paesi europei, e non solo, e da tante regioni italiane.

Artigianato e prodotti tipici Ci saranno strudel, paella ma anche ceramiche rare dalla Gran Bretagna, ad esempio, bulbi e fiori olandesi che vengono portanti qua appositamente e anche prodotti introvabili, per esempio manifesti di propaganda e antichi cimeli russi. Ci saranno dunque dall’artigianato e prodotti tipici. Tantissime dunque e di tutti i tipi le proposte degli operatori del Mercato Europeo che, con i loro sapori e colori internazionali, trasporteranno il capoluogo senese nel centro dell’Europa. L’appuntamento è per il 4, 5 e 6 ottobre, dalle 10 alle 24 – per favorire l’afflusso di visitatori. I tanti e variegati banchi del mercato troveranno la loro location presso la Fortezza Medicea e i Giardini la Lizza.

I Paesi ospiti Tra i paesi “ospiti” che vengono dall’Europa ci saranno Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Spagna,   ma anche “ospiti” internazionali da Argentina, Brasile, Messico, Egitto ed India. Per tre giornate dunque la Fortezza e i Giardini si presenteranno come un mondo in miniatura: una piazza cosmopolita dove sventoleranno non solo le bandiere del vecchio continente.

Un momento della conferenza stampa

Il presidente Bernardini (Confcommercio Siena): «Iniziativa che vuole strutturarsi e crescere negli anni» «E’ una occasione importante di valorizzazione per tutta la città e per noi è una soddisfazione essere entrati in questo circuito – ha detto Stefano Bernardini, presidente Confcommercio Siena – Presentiamo infatti una iniziativa che vuole strutturarsi e crescere negli anni. Ringraziamo l’amministrazione comunale di Siena che ci sostiene con il patrocinio nelle proposte di eventi che facciamo che hanno l’obiettivo di promuovere Siena.  Nei primi giorni di ottobre ci saranno tanti operatori del Mercato Europeo che dormono a Siena. Anche questo è un modo ulteriore per sostenere il territorio”.

Zelli (Fiva): «Mercato che nasce per valorizzare lo spirito europeo» «Quest’anno avremo di fatto una edizione zero che vogliamo far crescere – ha fatto notare Federico Zelli, vice segretazione nazionale Fiva e responsabile del progetto Mercati Europei – Il Mercato nasce ormai quasi 20 anni fa per valorizzare lo spirito europeo. Ed oggi stiamo lavorando per inserire prodotti dall’Australia, per esempio, mentre abbiamo già l’India e prodotti statunitensi. Quindi andiamo verso un’offerta globale che comunque tiene il nucleo storico”. Rispetto alle presenze attese Zelli ha sottolineato come: “Essendo qui a Siena una edizione zero saremmo già soddisfatti di raggiungere le 70mila presenze. Nelle realtà dove siamo già da oltre 10 anni raggiungiamo anche 300mila presenze. Abbiamo iniziato un percorso. Tanti saranno gli operatori del Mercato che si appoggeranno ai servizi di Siena per avere ricadute sul territorio».

L’assessore Tirelli: «Importante opportunità di promozione dei nostri operatori» «Ringrazio Confcommercio e in particolare la Fiva che ha deciso di tenere proprio a Siena il prossimo Mercato Europeo – ha fatto notare Alberto Tirelli, assessore alle Attività Economiche del Comune di Siena – E’ una importante opportunità di promozione dei nostri operatori che hanno l’occasione di confrontarsi e incontrarsi con colleghi europei esponendo e vendendo i loro prodotti ai consumatori. Accogliamo dunque con entusiasmo questa manifestazione che potrà divenire un appuntamento fisso nel calendario annuale degli eventi senesi».

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La gastronomia europea Per quanto riguarda la gastronomia, ci saranno mini-crepes olandesi, formaggi francesi e svizzeri, biscotti bretoni e i deliziosi Brezen dall’Austria. E poi la carne argentina, la Feijoada brasiliana. Tra i prodotti italiani: pasticceria siciliana, salumi toscani, formaggi sardi, focaccia genovese, taralli e sott’oli dalla Puglia, olive ascolane e così via. Di particolare interesse infine, anche per la forte valenza simbolica, la presenza di un operatore di Amatrice che proporrà le specialità tipiche della zona.

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L’artigianato Per chi ama le stoffe, niente di meglio delle creazioni di Manjit, direttamente dall’India e dal Nepal. Per chi ama arredare la casa invece, troverà sicuramente soddisfazione nel banco di artigianato finlandese, che propone, tra le altre cose, pelli di renna e sedie da giardino in puro stile nordico. Per i bambini, infine, da non perdere assolutamente lo stand di giochi in legno ungherese.

“Mercati Europei” di Fiva I Mercati Europei di Fiva Confcommercio nascono nel 2001, sulla scia delle positive esperienze maturate in altri Paesi comunitari. A cercare una definizione semplice, si può dire che i Mercati Europei sono delle mostre-mercato dei venditori su aree pubbliche provenienti dai Paesi dell’Unione Europea. In realtà i Mercati Europei di Fiva Confcommercio sono molto di più, perché hanno un valore aggiunto che le consuete iniziative di piazza non riescono ad assicurare.  Il loro punto di forza, infatti, è il contributo operativo che offre l’intero mondo del commercio: un Mercato Europeo prende forma grazie alla cooperazione della Federazione nazionale e delle associazioni territoriali del commercio ambulante, delle Camere di commercio, degli Enti locali quali Comuni o Regioni, dell’Ueca (Unione europea del commercio ambulante). È grazie a questa capacità di “fare sistema” che i Mercati Europei arrivano sulle maggiori piazze nazionali, che per un intero week-end diventano internazionali. L’idea che anima questi eventi è far incontrare gli operatori italiani e i loro omologhi europei con il consumo italiano. In percentuale, nei Mercati Europei, i banchi di provenienza estera costituiscono il 70%, mentre i rappresentanti delle specificità regionali italiane il rimanente 30%. Sotto il profilo merceologico, l’organizzazione ha sempre posto particolare attenzione nell’equilibrio tra banchi alimentari e settore non alimentare, fissando anche un limite per la partecipazione delle cosiddette aziende di “street food”, che continuano a far da traino all’evento, ma senza prenderne il sopravvento: in cifre, un 30% di banchi di alimentari si affianca ad un 60% del settore non alimentare, mentre il restante 10% è costituito da operatori che effettuano somministrazione. È grazie a questa varietà che il Mercato Europeo si realizza in un caleidoscopio di forme, profumi, sapori che ricordano le atmosfere europee, nella loro diversità ma anche nella loro somiglianza, contribuendo attivamente anche al processo di integrazione, e che rende i Mercati Europei un evento atteso dai visitatori, dagli operatori stranieri, ma anche dagli esercenti in sede fissa e dagli operatori del turismo.