Per la Galleria dell’Accademia, che custodisce i capolavori della scultura rinascimentale come l’iconico David di Michelangelo, e il Museo di San Marco di Firenze, con i capolavori del Beato Angelico, “abbiamo in mente una vera rivoluzione”. Lo ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, a margine di una presentazione a Palazzo Pitti, rispondendo ai giornalisti ad una domanda sul recente accorpamento alla direzione degli Uffizi anche della Galleria dell’Accademia e del Museo di San Marco come ha disposto la riforma varata nel mese di agosto dal ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli.

“Già tra poche settimane illustreremo in dettaglio ciò che faremo”, ha sottolineato Schmidt incontrando i giornalisti. “C’è l’opportunità di rendere l’ex San Marco degno della sua importanza, che è quello di essere uno dei musei più importanti non solo di Firenze ma del mondo. Stiamo pensando ad un’integrazione di San Marco a pieno titolo nel sistema dei musei statali”, contribuendo a farlo conoscere sempre meglio e superare il numero dei visitatori annuali che oggi è intorno alle 160mila unità. “In questi ultimi 10 giorni – ha spiegato Schmidt – abbiamo lavorato con i nostri funzionari tecnici e amministrativi e con le stesse figure della Galleria dell’Accademia per poter realizzare questa riunificazione, perchè di riunificazione si tratta. La Galleria dell’Accademia e gli Uffizi erano insieme dal 1882 e lo sono rimasti fino a tre anni fa”. Nei confronti della Galleria dell’Accademia, ha evidenziato Schmidt, “c’è parecchio lavoro per poter realizzare questa riunificazione, che dal punto di vista amministrativo è già conclusa. Siamo comunque già al lavoro, con tanti progetti, di cui la messa in atto del nuovo impianto di climatizzazione e area condizionata è solo una delle priorità”.

Da pochi giorni, con l’avvenuta riunificazione, Cecilie Hollberg ha lasciato la direzione della Galleria dell’Accademia e questo suo ‘dimissionamento’, conseguente alla riforma decisa da Bonisoli che ha depennato l’autonomia gestionale concessa al museo fiorentino dalla precedente riforma Franceschini, alcuni direttori di musei italiani hanno firmato un appello di solidarietà nei suoi confronti. “C’è la massima solidarietà umana” verso la Hollberg, ha precisato Schmidt, aggiungendo subito dopo: “Per quanto riguarda l’aspetto istituzionale, siccome come Gallerie degli Uffizi siamo coinvolti al 100% in questa decisione del governo, è chiaro che non sono nella posizione di firmare lettere o quant’altro”. Alla domanda su cosa pensi del decreto Bonisoli, Schmidt ha osservato: E’ una riforma molto articolata e non sarebbe serio dare un’opinione semplificata. Ci sono aspetti da meglio capire e chiarire”, come ad esempio sui prestiti delle opere d’arte musealizzate.