«Una signora fiorentina disabile lascia l’auto in uno stallo gratuito per disabili nel parcheggio sotto la stazione di Santa Maria Novella per un viaggio in treno di diversi giorni. Ma quando torna, la sorpresa: un conto da quasi 1.400 euro da pagare subito o dovrà tornarsene a casa a piedi». A raccontare la vicenda accaduta ad ottobre ma salita agli onori della cronaca solo ora perché la signora ha voluto rendere pubblica la vicenda, l’Aduc, l’Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori, in una nota.
Il tasto sbagliato «La signora protesta. In base alla legge, ha infatti diritto a parcheggiare gratuitamente negli appositi stalli riservati, ma secondo gli addetti di Firenze Parcheggi, (società che gestisce il servizio per conto del Comune, n.d.r), la signora, dicono, ha premuto il pulsante sbagliato all’ingresso, e quindi deve pagare il prezzo pieno».
«Comune rimborsi e si scusi con signora» La signora era «convinta che avrebbero prevalso la legge e il buon senso – spiega il vicepresidente Aduc Pietro Moretti nella nota – e che sarebbe riuscita ad ottenere il rimborso dalla società con un reclamo in cui spiegava l’accaduto. Ma non c’è stato nulla da fare. L’unica concessione ottenuta dalla signora è stata la possibilità di riprendere subito l’auto, anche se momentaneamente sprovvista dei 1400 euro, dopo aver firmato un riconoscimento di debito con promessa di pagamento entro sette giorni. Confidiamo che, se non Firenze Parcheggi, quantomeno il suo concedente, ovvero il Comune di Firenze – conclude il vicepresidente Aduc -, voglia attivarsi per rimborsare e chiedere scusa alla concittadina disabile. In caso contrario, seguiranno ovviamente le vie legali».