Lo psicologo entra, per norma primaria, nell’equipe che opera insieme al medico di medicina generale nel sistema territoriale delle cure primarie. A stabilirlo un emendamento, in sede di conversione, al decreto Calabria che legittima per legge, la presenza dello psicologo nelle cure primarie. «Si tratta – commenta Lauro Mengheri, presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana – dell’inizio di un percorso sul quale costruire la presenza dello psicologo negli studi dei medici di famiglia. Un emendamento che certifica il ruolo fondamentale della psicologia e più in particolare dello psicologo per la tutela della salute a partire dal sistema delle cure primarie».

Il ruolo dello psicologo nelle cure primarie diventa così quello di coadiuvare il medico di famiglia e intervenire nelle fasi di disagio psicologico, iniziando dalla sua individuazione per prevenirne la degenerazione in forme croniche o patologiche.

Lo psicologo delle cure primarie così adotta interventi terapeutici multi professionali e integrati che consentano di migliorare l’aderenza alla terapia dei pazienti affetti da patologie croniche, di incrementare il benessere individuale e diminuire l’utilizzo improprio e i costi del servizio sanitario.

«L’obiettivo della psicologia di cure primarie – conclude Mengheri – rimane la garanzia del benessere psicologico di qualità nella medicina di base sul territorio, vicino ai pazienti, alle loro famiglie e alle loro comunità, fornendo un primo livello di servizi di cure di qualità, accessibile, efficace ed integrato con gli altri servizi sanitari».