«Voglio indietro il mio feudo», parola di conte, anche se sono passati 166 anni. Il conte Walfredo della Gherardesca, 74 anni, rivuole indietro le terre date in affitto dopo i moti contadini del 1848: si tratta di proprietà vaste e frazionate, tra queste una parte del centro abitato di Donoratico, frazione del comune di Castagneto Carducci, in provincia di Livorno. Il conte ha fatto quindi causa presentando un maxi conto, 3 milioni di euro più interessi chiedendo appunto l’annullamento degli atti di affrancazione. La prima udienza è fissata il 31 ottobre presso la sezione specializzata agraria del tribunale di Lucca. Si tratta del secondo atto di una vicenda che va avanti da molti anni: il conte si rivolse già nel 1992 al tribunale di Livorno sulla stessa materia. Dopo vent’anni, nel 2011, i giudici non si pronunciarono nel merito della vicenda che all’epoca riguardava circa 750 ettari (ovvero l’intero asse ereditario) per la mancata estensione a tutti gli eredi della nobile casata. In pratica, dal 1975 il Comune di Castagneto avrebbe cessato di corrispondere ad un ramo della famiglia dei conti il canone d’affitto dei terreni. I “livelli”, così erano chiamati questi contratti d’affitto, prevedevano la cessione delle porzioni di terreno a fronte di un canone che all’epoca era definito in saccate di grano. Interrotta la corresponsione, l’unico della famiglia a non essersi rassegnato è stato Walfredo che ora riprova a riavere quel che ritiene gli spetti.
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