E’ ballottaggio a Cortona tra Andrea Bernardini 46,37%, sostenuto dal Partito democratico, Socialisti e da due liste civiche di area progressista, e Luciano Meoni 43,19%, civico appoggiato dal centrodestra. Ancora due settimane quindi di campagna elettorale, che a Cortona ha fatto comunque registrare toni moderati, risultando molto concentrata sui programmi. I due sono divisi solo da 344 voti, ma in gioco ce ne sono almeno 1.300, vale a dire le preferenze del Movimento 5 Stelle che vedeva candidato sindaco Luca Donzelli  (918) e quelle della lista civica di destra estrema guidata da Mauro Turenci (378). Gli apparentamenti saranno difficili.

Apparentamenti possibili ma difficili Il consigliere regionale della Lega Marco Casucci in merito a possibili apparentamenti ha dichiarato: «Sono certo che, dopo aver ottenuto la perfetta coesione tra le forze del Centrodestra, oggi possa esservi la condivisione di questo progetto anche da parte dei cittadini, che al primo turno hanno votato per altre forze politiche. Il ballottaggio è un risultato storico per Cortona ma non ci vogliamo fermare». I Cinquestelle non si apparenteranno, è certo, nessuno dei due candidati sfidanti al ballottaggio ha avuto contatti con Donzelli e ancor meno è ipotizzabile che vi siano movimenti di carattere regionale in tal senso. Per quanto c’è da dire che entrambi i contendenti al ballottaggio vantano rapporti cordiali con i pentastellati.

Bernardini: «Continueremo sulla strada intrapresa» Il secondo turno seguirà dinamiche di voto differenti dal primo turno. La campagna elettorale per le europee sarà terminata, la politica del governo avrà di nuovo occupato lo spazio delle prime pagine dei giornali, con la conseguenza che il voto di opinione sarà ridimensionato alle questioni locali. Quindi i programmi dei rispettivi schieramenti conteranno sulla scelta degli elettori più degli ideali o posizioni di opinioni ancorate a questioni nazionali, in funzione di un voto che avrà natura sempre più utilitaristica. Così entrambi i candidati piuttosto che scontrarsi su questioni di lana caprina hanno già iniziato il confronto sui loro progetti per il futuro. Bernardini: «Continueremo sulla strada intrapresa, rimarremo concentrati alle cose da fare per Cortona, e di cose ne sono state fatte, penso all’edilizia scolastica, l’efficientamento energetico. Difenderemo il nostro ospedale». Bernardini ammette che dopo aver visto i risultati delle europee si aspettava di finire al ballottaggio, convinto però che «la gente rispetto alle dinamiche nazionali è certamente più critica di quelle locali, dove contano le persone». Il candidato del centrosinistra punta dunque sulla squadra che lo sostiene, sulla sua gente.

Meoni: «Difesa del nostro ospedale» Anche Meoni che ammette di provare grande passione per il leader della Lega Matteo Salvini,  punta tutto sul programma: «La difesa del nostro ospedale, riportare in Comune i servizi ora esternalizzati che producono un sacco di problemi ai cittadini. Queste le cose su cui interverremo da subito».

L’analisi del voto A Cortona come da altre parti è stata registrata una mobilità del voto rispetto a quello delle europee, con il centrosinistra che prende più voti alle amministrative (5.588 somma delle liste componenti la coalizione) che alle europee (4.083 Pd e +Europa). Esplodendo il dato si nota che il Pd ha preso più voti per il candidato sindaco (4.042) che per il consiglio europeo (3.845). Diversa la tendenza del centrodestra che alle europee (6.386) fa meglio che alle comunali (5.244). Così come quella del M5S che per il consiglio europeo registra a Cortona 1.186 voti contro le 918 preferenze ricevute per il Comune.