Arriva da Prato la cooperativa che si è aggiudicata il bando per la programmazione e gestione del teatro Ciro Pinsuti di Sinalunga. Fonderia Cultart, che da circa dieci anni organizza eventi di musica e di teatro in Toscana, gestirà lo stabile fino al giugno 2020. Dopo la prima esternalizzazione, del 2018, il Comune ha deciso di proseguire su questa strada, puntando però a mantenere le attività e gli appuntamenti strutturati nel corso degli ultimi anni: stagione teatrale di prosa, teatro ragazzi, laboratorio teatrale, iniziative dell’associazionismo.

«Pinsuti punto di riferimento per la Valdichiana» Fra le proposte pervenute, quella di Prato ha avuto il punteggio maggiore. L’incarico di guidare il teatro è affidato a Francesco Fantauzzi in qualità di direttore organizzativo, già presidente di Fonderia Cultart e collaborare di numerosi festival e compagnie. Gherardo Vitali Rosati, critico teatrale e drammaturgo, che collabora regolarmente con testate come la rubrica teatrale del Tg3, Chi è di scena, in onda il sabato notte su Rai 3 è invece il direttore artistico. «La nostra idea è valorizzare il lavoro svolto in questi anni – dicono i nuovi direttori – ma anche portare nuovi strumenti di innovazione, coinvolgendo artisti di primo piano della scena nazionale, e incrementando sia la stagione che le altre iniziative in programma, perché il Ciro Pinsuti possa essere sempre di più un punto di riferimento culturale centrale per la Val di Chiana e i territori limitrofi». Ecco allora che nella loro proposta ci sono spettacoli di prosa ma anche eventi musicali, una stagione di teatro ragazzi e poi incontri e varie attività laboratoriali. «Per noi è fondamentale il dialogo con il territorio: la nostra programmazione nascerà quindi dall’ascolto costante degli abitanti della zona, con un’attenzione particolare alla ricca rete di compagnie amatoriali, con cui speriamo di poter avviare una collaborazione proficua».

Il teatro Ciro Pinsuti affonda le sue radici nel Seicento, quando il locale aveva già funzione di “luogo di commedia”. È un piccolo gioiello incastonato del centro storico del capoluogo ed è un perfetto esempio di “teatro all’italiana”. Fu l’Accademia degli Smantellati ad acquistarlo nel 1772, avviando i restauri che portano all’inaugurazione del 1807. Ulteriori lavori interessarono lo stabile alla fine del XIX secolo, quando fu anche intestato al compositore sinalunghese Ciro Pinsuti (1828-1888), allievo di Rossini e molto attivo a Londra. Dichiarato inagibile nel 1984, fu poi acquisito dall’amministrazione Comunale, e quindi restaurato e riaperto nel 2002, divenendo un punto di riferimento della vita culturale di Sinalunga e del territorio.