Un consistente aumento di visitatori tedeschi e svizzeri. E’ quello che prevede un’indagine condotta dal Centro Studi Turistici di Firenze, per conto di Confesercenti/Assoturismo, in vista vista delle imminenti festività. Un aumento delle prenotazioni è stato segnalato anche per i turisti provenienti dal Belgio, dalla Francia e dai Paesi dell’Est, ma anche di statunitensi e cinesi. Un trend di stabilità è stato indicato per le provenienze dal Canada, Brasile e Russia, mentre sono stimati in calo gli austriaci, spagnoli, i britannici, i giapponesi, olandesi, scandinavi e i turisti indiani. «Non poteva esserci una combinazione migliore per il mese di aprile 2019. – commenta Nico Gronchi, presidente Confesercenti Toscana – Tra Pasqua, Pasquetta, 25 aprile e Primo Maggio le possibilità di allungare i giorni di riposo con i ponti ha portato molti italiani a concedersi un periodo di vacanza, ma è atteso anche un consistente numero di turisti stranieri che per questa Pasqua arriveranno soprattutto dal mercato europeo».
In aumento turisti italiani e stranieri Secondo le indicazioni del campione, la crescita stimata per le vacanze pasquali 2019 è del +1% dei pernottamenti, con il +1,1% di italiani e +1% di presenze straniere. Dunque è atteso un trend positivo in tutta la regione, anche se non uniforme per tutte le tipologie di offerta e tutte le aree. Assisteremo alla solita invasione di vacanzieri nelle principali città/centri d’arte (+1,1%), ma senza il “tutto esaurito”. Invece, la parte più consistente del flusso si riverserà nelle località della costa toscana (+2%), della montagna (+1,6%) e della campagna/collina (+0,7%). Per le aree del termale la percezione degli imprenditori si attesta su valori negativi (-1,6%). Gli aumenti più consistenti sono previsti nelle strutture alberghiere (+1%), a differenza dell’extralberghiero per il quale si stima il +0,7%. I turisti italiani, stimati al 49,3% del mercato, si distribuiranno soprattutto nelle località costiere, ma non trascureranno le città d’arte. La domanda internazionale, stimata al 50,7%, sarà distribuita in tutte le aree della regione. Un altro aspetto rilevante emerso dall’indagine è la durata media dei viaggi che si attesta sui 3,2 giorni (leggermente superiore – 3,4 – per le vacanze al mare). Sicuramente la ricorrenza del 25 aprile molto ravvicinata alla Pasqua ha contribuito a ridurre i viaggi “mordi e fuggi” con effetti positivi sui tassi di occupazione e sulla redditività aziendale.
Voglia di contatto con la natura Il trend non cambia se spostiamo l’attenzione sulle aspettative delle imprese per il prossimo ponte del primo maggio. Si registra un leggero aumento delle prenotazioni (+0,5%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma si conferma l’interesse del mercato per le stesse tipologie di prodotti e, in particolare, si rafforza la voglia di vacanze attive a contatto con la natura: +1,3% per le località marine, +0,4% per le aree rurali e di collina, +0,3% per la montagna. Il flusso nelle città d’arte è stimato al +0,8%. In questo caso, però, i risultati migliori sono attesi per le imprese del comparto extralberghiero (+1,1%), mentre la stima per le imprese alberghiere si ferma al +0,2%.