Far conoscere e far amare alle nuove generazioni l’immenso patrimonio nazionale, materiale e immateriale, è oggi il compito più importante e impegnativo dell’istituzione scolastica italiana. Nell’anno europeo del patrimonio culturale nel quale tutti i cittadini dell’Unione sono chiamati a essere parte attiva scoprendo, condividendo e raccontando come le diverse identità nazionali si uniscano attraverso la condivisione dei beni culturali, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Sallustio Bandini” di Siena e il Liceo classico Pilo Albertelli di Roma, hanno realizzato il progetto ‘Memoria del paesaggio, paesaggio della memoria’. Un progetto teso alla valorizzazione e alla scoperta dei luoghi identitari del territorio senese e romano sulle orma dello scrittore e giornalista Carlo Cassola, con attività culturali che contemplano l’utilizzo di nuove tecnologie. Un progetto sostenuto e finanziato dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena attraverso il bando Sienaindivenire per la valorizzazione dei luoghi identitari.
Il presidente Rossi: «Favorire l’educazione dei giovani al patrimonio culturale e paesaggistico, valorizzando i “luoghi identitari”» «Siamo orgogliosi – ha detto il presidente della Fondazione Mps Carlo Rossi – di aver sostenuto il progetto la “Memoria del paesaggio” presentato dall’Istituto Bandini sul bando SIENAindivenire e dedicato ad accompagnare gli studenti, e in prospettiva anche cittadini e turisti, sulle orme artistiche e letterarie dello scrittore Carlo Cassola. Un’iniziativa che ha il pregio di favorire l’educazione dei giovani al patrimonio culturale e paesaggistico, valorizzando i “luoghi identitari”. Future generazioni e cultura rappresentano per noi due aspetti prioritari sui quali cerchiamo di fare leva attraverso le nostre attività. Sono, infatti, numerose le iniziative rivolte al mondo giovanile e dell’infanzia. Alcune di queste sono attualmente in corso come il bando IKIGAI per la crescita personale e professionale dei giovani under 35 e quello per la realizzazione dei campi solari estivi per i minori».
Il dirigente scolastico Stefanelli: «Un percorso di crescita che ha portato gli studenti a realizzare attività ambiziose» «I nostri ragazzi – ha detto Alfredo Stefanelli, dirigente scolastico dell’istituto di istruzione superiore Sallustio Bandini di Siena – hanno avuto, grazie a questo progetto e al bando della Fondazione Mps, la possibilità di confrontarsi con un’altra realtà scolastica. Un percorso di crescita che li ha portati a realizzare attività ambiziose che saranno fruibili per tutta la comunità. Una dimostrazione della validità dell’offerta formativa del nostro istituto che rappresenta il giusto equilibrio tra attività didattica e progetti innovativi e speciali che hanno una ricaduta nella vita lavorativa e quotidiana».
Obiettivi Creare una rete di luoghi identitari evidenziandone le caratteristiche tangibili (naturalistiche e monumentali), intangibili (storiche e letterarie). L’ideazione di un percorso, virtuale e non, che “leghi” questi luoghi del Senese alla figura di Cassola, e che abbia le potenzialità di essere successivamente convertito in vero e proprio percorso turistico-letterario, appare un esercizio di grande valore pedagogico e culturale. Un’attività innovativa che ha visto cooperare studenti di aree geografiche diverse sugli stessi temi e con le stesse finalità, seguendo un unico calendario attraverso letture, laboratori di scrittura, attività fotografica, realizzazione di un logo e dell’immagine coordinata, identificazione dei luoghi, cineforum, interviste. Nel mese di maggio gli studenti senesi saranno a Roma e quelli romani a Siena per percorrere due itinerari sui luoghi identitari cassoliani individuati nel progetto. Le attività con gli studenti sono state coordinate dai docenti senesi Angela Ceccarelli e Giorgio Lorenzoni e dalle docenti romane Michela Nocita e Emanuela Cito. Al termine del progetto sarà realizzato anche un documentario sulla figura di Carlo Cassola per la regia del documentarista Giordano Cossu. «L’augurio – spiega Michela Nocita, docente e referente di progetto del Liceo classico Pilo Albertelli di Roma – è che l’ideale passeggiata sui sentieri narrativi cassoliani possa essere non solo un arricchimento vicendevole di conoscenze dei luoghi reali e dei luoghi dell’anima, ma anche un modello di cooperazione interregionale tra istituti di diverso indirizzo».
Il progetto La scoperta del territorio senese e del suo significato nella storia d’Italia più recente è stata affidata, a una attività multidisciplinare di ricerca, realizzazione grafica e multimediale realizzata dagli studenti, che parte dalla lettura critica dell’opera di Carlo Cassola, autore romano di nascita ma toscano per “devozione” alla regione e per adozione. Sono infatti numerosi i luoghi del Senese rintracciabili nei suoi scritti che meritano di essere valorizzati e talora riscoperti: oltre Siena e le Crete, la provincia con Poggibonsi, Casole d’Elsa, Abbadia San Salvatore, Colle di Val d’Elsa, Monteguidi, Siele e la Montagnola, sono tutti luoghi emblematici dell’opera di Cassola. Il percorso letterario cassoliano non solo ha avvicinato gli studenti alla letteratura italiana del più recente Novecento, molto spesso trascurata nelle aule scolastiche, ma ha stimolato gli studenti alla conoscenza del territorio che li circonda in chiave storica, introspettiva, antropologica ed ecologica. Il periodo storico della seconda guerra mondiale e della Resistenza è stato affrontato, con il coordinamento scientifico del giornalista e scrittore Luigi Oliveto, con gli studenti grazie alla lettura dei romanzi quali “La ragazza di Bube”, “Fausto ed Anna” e “Paura e tristezza” seguendo la peculiare modalità narrativa dell’autore, giovane partigiano per scelta nella Toscana di fine guerra (nei boschi tra Colle val d’Elsa e Volterra), ma lucido critico delle atrocità della guerra civile, posizione che gli costò l’amicizia di non pochi intellettuali “impegnati” del suo tempo. Lo studio antropologico più rilevante dello scrittore, poi, è profondamente legato alla città di Siena nella sua più nota manifestazione: la cronaca del Palio per il quotidiano La Nazione nel 1946 rivela la capacità del giovane Cassola di rivisitare la propria posizione rispetto a uno spettacolo che, lungi dall’essere “una carnevalata” come gli era sembrato in un primo momento, esprime un’importante forma d’identità municipale. Infine, gli attualissimi temi della sensibilità ecologica e del pacifismo sono il cardine dell’ultima produzione cassoliana (“Il paradiso degli animali”, “Il superstite”), sempre di ambientazione toscana; la lungimiranza del narratore rispetto a problemi che oggi consideriamo quotidiani, farà riflettere gli studenti sulla necessità della tutela del paesaggio e dell’umano rispetto reciproco.