Al via dal 6 aprile le visite organizzate dal Parco nazionale Arcipelago Toscano a Gorgona (Livorno), unica isola-carcere italiana, anche la più piccola e più settentrionale dell’Arcipelago toscano. Grande scoglio lussureggiante di macchia mediterranea e pini marittimi, selvaggia e impervia ma ricca di biodiversità e di testimonianze storiche, – la Torre Vecchia, pisana, la Torre Nuova, medicea, la chiesa di San Gorgonio, fortificata – Gorgona ha pochissimi residenti ufficiali e un solo abitante effettivo, oltre alla presenza dei detenuti e del personale penitenziario.

Cellulari e macchine fotografiche vietati Al momento dello sbarco, spiega una nota del Parco, «è necessario consegnare cellulari e macchine fotografiche, e già questo dà il senso di una visita in un luogo speciale, ospiti di una realtà carceraria accogliente e dovutamente restrittiva, che negli anni, tra molte difficoltà, si è impegnata con buoni frutti in un progetto di avanguardia per il recupero» dei reclusi attraverso il lavoro nelle produzioni agricole e negli allevamenti. A fasi alterne, si spiega ancora, l’isola è rimasta chiusa alle visite, talvolta per le difficoltà di collegamenti marittimi, talvolta per esigenze organizzative della casa di reclusione. A seguito della recente riattivazione del collegamento marittimo tra Livorno e Gorgona ad opera della società Toremar, il Parco ha potuto programmare e organizzare visite guidate sull’isola con partenza da Livorno con la motonave Superba di Toscana minicrociere incaricata da Toremar al servizio di collegamento marittimo con l’isola.

Come prenotare la visita Oggi le visite sono possibili, seppure contingentate, in accordo con l’Amministrazione penitenziaria. La visita va prenotata presso l’ufficio info Park chiamando allo 0565 908231. L’itinerario della escursione presenta uno sviluppo di circa 7 km, con un dislivello totale in salita di circa 300 metri.