In Toscana, nel periodo 2018-2025, il bilancio tra neo specialisti e medici in uscita dal Servizio sanitario regionale «sarà negativo di 1793 unità». E’ quanto stima uno studio del sindacato dei medici dirigenti Anaao Assomed sulla «mappa delle carenze di medici specialisti» nelle regioni italiane, con riferimento al fabbisogno per il periodo 2018-2025, tenuto conto dei pensionamenti.

In Toscana le carenze principali, si spiega ancora, «riguarderanno medicina d’emergenza ed urgenza con 344 medici, cardiologia con 99, ginecologia ed ostetricia con 96, chirurgia generale con 104, anestesia e rianimazione con 160, medicina interna con 202, ortopedia con 82, pediatria con 329, radiodiagnostica con 127 medici». Per Anaao Assomed «da un confronto tra fabbisogni dichiarati dalla Regione e previsione di medici in pensionamento nel periodo 2018-2025, appare sottostimata la richiesta di specialisti nelle branche di anestesia e rianimazione (-105), chirurgia generale (-86), ginecologia e ostetricia (-86), medicina d’emergenza-urgenza (-344), medicina interna (-119), pediatria (-89), radiodiagnostica (-89); appare invece sovrastimata la richiesta nelle branche di ematologia (+31), geriatria (+65) e igiene (+85). Non sembra dunque che la Toscana esprima un’ottimale fabbisogno di medici specialisti, anche considerando il numero assoluto, che se fosse esaudito dal Miur, porterebbe comunque a un ammanco di 1195 medici specialisti al 2025». Infine viene definito «apprezzabile il finanziamento di 25 contratti regionali/anno nelle branche più in sofferenza, anche se a confronto con alcune regioni del Nord, la Toscana potrebbe fare di più».