Sarà la Toscana, quest’anno, a offrire l’olio per alimentare la lampada votiva a San Francesco, patrono d’Italia: l’iniziativa è stata presentata a Firenze dall’arcivescovo, cardinale Giuseppe Betori, e dai delegati scelti dalla Conferenza episcopale toscana: i vescovi di Grosseto Rodolfo Cetoloni e di Pitigliano-Sovana-Orbetello (Grosseto) Giovanni Roncari.
Verso una società più giusta Betori ha auspicato che il messaggio del santo di Assisi possa «ispirare una società più giusta e attenta ai bisogni delle persone». «Anche oggi la nostra terra ha bisogno di lui – affermano in un messaggio i vescovi toscani – della sua protezione e della sua umanità, del suo amore a tutti e tutti, del suo dolce e robusto parlare di Cristo agli uomini, del suo modo di guardare alla vita, a ogni persona, alle cose della natura come a quelle spirituali, alle stelle in cielo e a Dio». I vescovi ricordano che «quasi ogni borgo toscano» rivendica la presenza di San Francesco, dalla Verna all’Amiata, da Poggibonsi a Cortona, «fino a quando per l’ultima volta salutò la nostra terra, segnandola col sangue dei suoi piedi feriti dalle Stimmate, nel settembre del 1224». Per il 3 e 4 ottobre è previsto il tradizionale pellegrinaggio ad Assisi «ma vorremmo che anche prima e dopo – ha spiegato Cetoloni – si movimentasse un po’ in Toscana il pellegrinaggio ad Assisi, che è il voler conoscere Francesco e prendere il messaggio che lui ha portato».