«Vale sempre la pena venire in questo museo e dal 2019 ho deciso di abolire il costo ulteriore che finora c’era per le mostre temporanee. Si entrerà d’ora in poi con il biglietto normale per vedere le opere». Lo ha detto la direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze, Cecile Hollberg, a margine della presentazione di dieci nuove opere che da oggi entreranno a far parte del celebre museo fiorentino. Fra le dieci nuove acquisizioni della Galleria dell’Accademia di Firenze, ce ne sono alcune che la stessa direttrice Hollberg ha definito vittime di un ‘giallo’.

«Con orgoglio possiamo presentare queste due opere confiscate» «A me fa piacere che l’operato del nucleo dei Carabinieri abbia portato a questo bellissimo risultato – spiega Hollberg –  perché nel 2003 alcune delle opere che abbiamo adesso acquisito erano ancora a Firenze, poi sono sparite ed i Carabinieri dal 2006 le hanno rintracciate, e sono andati in Svizzera collaborando con le autorità locali. Sono riusciti a trovare un caveau dietro la frontiera e queste opere, che sono state portate lì da un gruppo a delinquere composto da tutti una serie di professionisti italiani ed un antiquario londinese, sono state sequestrate, riportate in Italia e dopo un lungo percorso giudizio non facile sono riuscite a farle confiscare. Questo è per noi una bella cosa perché sono state assegnate alla Galleria dell’Accademia come destinazione finale perché noi abbiamo queste collezioni importanti di fondi oro del periodo del ‘300 e ‘400 soprattutto, e sono molto contenta anche perché è una bella soddisfazione per il lavoro che ha fatto il nucleo dei Carabinieri che sono di una pazienza e di una professionalità veramente ammirevole. Seguire una cosa dal 2003 fino al 2018 per poi riuscire a far confiscare e ad assegnare ad un museo, come quello che ho l’onore di dirigere, come la Galleria dell’Accademia di Firenze, è un bel circuito che si chiude e quindi con orgoglio possiamo presentare queste due opere confiscate in questa mostra». «Lo scopo finale di un museo dovrebbe anche essere, se possibile, e dove ci sono i mezzi, di ampliare le collezioni – ha proseguite la direttrice della Galleria dell’Accademia – Questo per me è molto importante perché anche la direzione generale musei del ministero ci incentiva ad aumentare le collezioni ove possibile. Non sempre ci sono le occasioni, le opportunità ed i finanziamenti. Noi siamo riusciti ad acquistare una cosa molto bella, dei laterali di Mariotto di Nardo che si trovavano nel catalogo Corsini dell’800 e poi sono andati dispersi. Sono riapparsi nel mercato dell’antiquariato: questi laterali nella loro parte di sotto e’ stata trovata alla Biennale di Firenze di due anni fa e l’abbiamo acquistata. Pero’ questi laterali erano stati tagliati in due parti, e la parte superiore, con l’Angelo annunciante, e dall’altro la Vergine annunciata, erano stati venduti ad un’altra persona. Siamo riusciti a ricomporre l’altare comprando i due laterali di sotto da un antiquario tramite la Biennale, e poi quasi contemporaneamente la parte di sopra da un altro antiquario. Si è così realizzata un’occasione eccezionale che non si realizza tanto facilmente».