«Il nostro spettacolo e’ stato un modo anche nostro per ritornare bambini. Siamo lì su quel palco, interpretiamo tre piccoli discoli, per cui è chiaro che possa piacere anche ai piu’ piccini». E’un bilancio trionfale quello che Leonardo Pieraccioni, puo’ fare, a margine di una iniziativa svoltasi a Palazzo Vecchio a Firenze, dello spettacolo andato in scena ininterrottamente dal 28 dicembre fino alla giornata di ieri al ‘Teatro Verdi’ di Firenze, insieme a Giorgio Panariello e Carlo Conti e che ha fatto registrare solo ‘sold out’ per quasi 20 giorni.

«Solo nel nostro spettacolo l’uomo nero non fa paura» «Il nostro spettacolo piace a tutti nonostante qualche parolaccia che ogni tanto scappa a questi due – ha sottolineato sorridendo Carlo Conti facendo riferimento a Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello-. Ma lo spettacolo è così alto culturalmente, che va bene, e va bene a tutti. Ad un certo punto diciamo durante lo spettacolo che siamo in un teatro ma cerchiamo di farlo con grande leggerezza, come solo un bambino potrebbe fare». «Solo nel nostro spettacolo l’uomo nero non fa paura» ha evidenziato scherzando Giorgio Panariello parlando del colorito della pelle dell’amico Carlo Conti. Panariello, Conti e Pieraccioni hanno fatto da testimonial a Palazzo Vecchio ad una iniziativa voluta dal comune di Firenze che ha portato oltre 90 famiglie ad adottare bambini privi di genitori. «Io sono stato affidato ai miei nonni, quando questi avevano già una certa età ed avevano già cinque figli, hanno accolto altri due ragazzi ed hanno fatto uno sforzo meraviglioso che poi ha ripagato – ha ricordato  Panariello- Hanno fatto una cosa che puo’ essere da esempio per tutti quelli che vogliono farlo. E’una cosa molto difficile adottare pero’ è una cosa che poi è un gesto meraviglioso, di accompagnamento per un bambino che piano piano cresce e che poi puo’ fare la sua vita sentendo l’affetto dei genitori. Ad esempio i miei nonni non mi hanno mai fatto mancare quell’affetto lì». «Io ho avuto una mamma straordinaria che mi ha fatto da babbo e da mamma -ha concluso Carlo Conti -. Auguro a tutti questi bimbi che ci sono qui oggi di trovare una mamma che li adotti, che li prenda e gli da’ tutto quell’amore del quale questi bambini hanno bisogno. La cosa piu’ importante è riuscire a dare a loro amore e dare questo abbraccio gigante, farli crescere con tranquillita’ non solo economica ma anche interiore, di serenità che ogni bimbo è giusto che abbia».