Sospesa per qualche minuto la seduta del Consiglio regionale toscano per la rumorosa protesta dei disabili presenti a palazzo del Pegaso durante il dibattito sugli ordini del giorno collegati alla manovra finanziaria, protesta causata dal mancato accoglimento di un emendamento presentato da ‘Sì Toscana a sinistra’ che prevedeva risorse per 6 milioni di euro nel triennio 2019-2021 a favore del progetto ‘Vita indipendente’. L’emendamento, presentato da Tommaso Fattori, non è stato accolto perché presentato oltre i tempi previsti dal regolamento. Questo ha causato la reazione dei presenti e la vicepresidente dell’Assemblea, Lucia de Robertis (Pd) ha dovuto sospendere i lavori. A riportare la calma lo stesso Fattori, che ha assicurato ai cittadini che ripresenterà l’emendamento alla prima variazione di bilancio. Sul tema dell’ausilio al progetto ‘Vita indipendente’ per i disabili gravi è stato respinto un emendamento di Monica Pecori (Gruppo Misto), mentre è stato approvato quello proposto dal Pd, primo firmatario Andrea Pieroni (Pd): «Chiediamo al Governo – ha spiegato – di fare una legge che definisca finalmente questa materia, e di aumentare gli stanziamenti a livello nazionale, che oggi sono 15 milioni per tutto il Paese contro i 9 stanziati dalla Regione. Chiediamo anche alla Toscana di fare un ulteriore sforzo magari utilizzando anche risorse del Fondo sociale europeo».

Il governatore Rossi: «Dal 2013 risorse dello Stato diminuite» I rappresentanti del progetto ‘Vita indipendente’ «si lamentano che dal 2013 non aggiungiamo altre risorse -ha puntualizzato il governatore Enrico Rossi -. E noi ci lamentiamo del fatto che le risorse per la Regione dallo Stato dal 2013 sono diminuite. Anche quest’anno diminuiscono per il condono sul bollo. Noi recuperavamo l’evasione e questo produrrà una riduzione delle risorse anche per noi. Hanno ragione, dobbiamo provare a fare di più, ne discuterò con la Giunta, perché è quello il luogo dove si prendono queste decisioni. Allo stesso tempo rivendico il fatto che la Regione Toscana da sola mette 9 milioni per la vita indipendente a fronte del governo nazionale che mette 15 milioni per tutto il Paese. Sottolineo il fatto che c’è un problema di carattere nazionale».