Un’intesa per promuovere l’uso della mediazione per risolvere le controversie in materia di diffamazione a mezzo stampa. E’ quella che firmeranno l’11 dicembre a Firenze Ordine dei giornalisti della Toscana e Camera di commercio di Firenze.
Alternativa alla causa civile L’intesa prevede azioni per sensibilizzare editori e direttori di testate sulle opportunità dello strumento come alternativa alla causa civile: sono previste anche sessioni di approfondimento sulla materia per i mediatori e tariffe agevolate per le parti. «Il problema delle querele temerarie ai giornalisti – sostiene il presidente dell’Ordine, Carlo Bartoli – ha ormai assunto proporzioni preoccupanti ed è necessario attivare strumenti capaci di agevolare l’incontro tra le parti ed evitare l’avvio del lungo iter giudiziario che rappresenta di per sé una penalizzazione, aldilà dell’esito della controversia». Per il presidente della Camera di commercio, Leonardo Bassilichi, l’intesa può «sgretolare la mentalità del muro contro muro proprio delle cause di diffamazione a mezzo stampa che, giacendo nei tribunali, sono una minaccia per il diritto di cronaca, la libertà d’impresa e allo stesso tempo non costituiscono una garanzia per chi vi ha ricorso».