stazzema«Saluto con speranza il riaprirsi di uno spiraglio per la ricerca delle responsabilità in sede giudiziaria nell’amica Germania». Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella ricorrenza del 70esimo anniversario dell’eccidio nazista di Sant’Anna di Stazzema, in un messaggio inviato al sindaco, Maurizio Verona. «Desidero non far mancare in questa dolorosa e solenne giornata il mio memore, sempre solidale saluto alla popolazione di Sant’Anna di Stazzema insieme con la mia ammirazione per quanti continuano instancabilmente ad operare per la causa della verità e della giustizia nel 70 anniversario di una strage che ha inorridito il mondo – ha scritto il Presidente Napolitano -. Ricordo con intensa commozione l’abbraccio del marzo dello scorso anno con il Presidente Gauck e il nostro così significativo incontro con i familiari delle vittime e con tutti i cittadini di Sant’Anna.Un abbraccio a tutti i partecipanti alla manifestazione».

220px-Ossario_sant_anna_di_stazzemaIl presidente del Senato Grasso: «Strage che ha lasciato cicatrici indelebili» «La strage di Sant’Anna di Stazzema, quelle che la precedettero e quelle che la seguirono, hanno lasciato nel nostro Paese cicatrici indelebili – è la dichiarazione del Presidente del Senato Pietro Grasso -. In attesa che la Corte federale di Karlsruhe concluda le proprie indagini e renda giustizia a questo tragico episodio della nostra storia, mi rivolgo soprattutto alle nuove generazioni affinchè mantengano vivo il ricordo di questi eventi». «Mi unisco oggi nel ricordo delle 560 vittime innocenti barbaramente trucidate nell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema il 12 agosto di sessant’anni fa, una delle pagine più buie della storia d’Italia – prosegue la nota del presidente Grasso – Donne, vecchi e bambini rimasti nelle proprie case, certi che nulla sarebbe potuto accadere a civili inermi. Il loro sacrificio, come emerso dalle indagini della Procura militare di La Spezia, non fu l’esito di rappresaglia, bensì di un atto premeditato e curato in ogni dettaglio per sterminare la popolazione ed interrompere i collegamenti fra le popolazioni civili e le formazioni partigiane presenti in zona». «In un momento in cui nel mondo assistiamo a simili, terribili stragi, solo la memoria storica, la cultura della tolleranza, della democrazia, della libertà e della giustizia, può preservarci dal ripetersi di tali atrocità». conclude il presidente Grasso.

Ministro Giannini: «Riapertura indagini è passo in avanti per ricerca verità» Presente alle celebrazioni odierne, il ministro dell’istruzione Stefania Giannini che, in merito alla decisione della magistratura tedesca di riaprire le indagini sull’eccidio ha detto che si tratta di «un altro passo in avanti per la ricerca della verità, superando il tratto emotivo per chi è stato protagonista e superstite di questo eccidio». «Conservare e aggiornare la memoria – ha detto ancora Giannini – è lo strumento per mantenere l’identità salda di un popolo», un compito che è anche della scuola. Il ministro ha ricordato anche altre stragi, «che purtroppo vengono rimosse dalla memoria, penso al genocidio degli armeni, o alla storia dei curdi tornati ultimamente di grande attualità».

stazzema_targaIl governatore della Toscana: «Non dimentichiamo gli orrori» «Non dimentichiamo gli orrori di quella guerra, di tutte le guerre: per Anna Pardini e tutti i bambini innocenti che anche oggi pagano per le guerre degli uomini». Lo ha scritto su Facebook Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, allegando una foto della lapide in memoria della piccola Pardini, la vittima più giovane. «Aveva solo 20 giorni quando la furia nazista non risparmiò nemmeno lei. Quel mattino a Sant’Anna uccisero 560 innocenti. Madri, figli, nipoti, nonni».