Visionaria festeggia i 25 anni con un’edizione molto speciale del più longevo e prestigioso festival del cortometraggio d’Italia, nata sotto il segno del motto latino “Licet insanire” che gli organizzatori hanno deciso di prendere alla lettera, scegliendo come tema di quest’anno: la vacanza. Dal 10 al 18 novembre la città San Gimignano farà da teatro alla rassegna prodotta dall’Associazione Visionaria e realizzata con il contributo del Comune di San Gimignano. Una formula di successo che si arricchisce di tante sorprese. «Quest’anno abbiamo puntato su linguaggi in grado di mostrarci qualcosa di diverso, a volte di estremo, andando anche contro le visioni estetiche che negli ultimi anni avevamo privilegiato – spiega il direttore artistico Giuseppe Gori Savellini – vedrete storie assurde dove il registro della commedia si mischia a quello della tragedia. Parleremo di temi caldi: immigrazione e guerre in primis, ma soprattutto di sogni. Tendendo fede al suo nome Visionaria ha deciso di stupire il suo pubblico, portando in concorso opere autoriali coraggiosamente visionarie».

Il programma e le novità Visionaria 2018 come da tradizione proporrà la proiezione dei corti in gara nelle sezioni ogni sera alle 21 in Sala Tamagni nel cuore di San Gimignano. Ma sono tante le novità: a partire dalla sezione dedicata al cinema comico e grottesco all’interno della Competizione Internazionale per la quale sono stati selezionati 11 corti provenienti da Turchia, Ungheria, Svizzera, Spagna, Nuova Zelanda, Messico, Norvegia, Francia e naturalmente Italia, mentre nella sezione Comico e Grottesco sono 10 i cortometraggi. Le opere di video arte della sezione Visionart sono ispirate al tema della vacanza, intesa come momento per staccare la spina ma soprattutto per evadere dal quotidiano. Sono 9 le opere selezionate e provenienti da Stati Uniti, Brasile, Polonia, Portogallo, Regno Unito e Italia che sabato 10 novembre alle 18.00 saranno in mostra in Sala Cultura per tutta la durata del festival. Torna poi la sezione “Food and Water” che fa da mattatore con la selezione di 14 corti provenienti da India, Iran, Uzbekistan, Argentina, Turchia, Stati Uniti, Svizzera, Germania e Italia. E per la prima volta incontra i bambini con una batteria di proiezioni a consumo fossile zero (sabato 17 novembre alle 15.30). Tanti gli eventi speciali in calendario: la presentazione del libro “Storie di Baci” di Alessandro Gianetti. Una conversazione tra l’autore e la semiologa Maria Cristina Addis che ci permetterà di scoprire i mille risvolti di un libro che è anche una sorta di “inventario dei baci“ (venerdì 16 novembre ore 18). Di grande interesse, il talk con Luca Illetterati, docente di filosofia all’Università di Padova che nel suo speech parlerà del rapporto tra paesaggio e cinema (sabato 17 novembre alle ore 17). Ancora sorprese con la mostra fotografica “Mare Corto” di Matteo Tacconi e Ignacio Maria Coccia, un reportage di parole e immagini sul mare adriatico che lo scrittore jugoslavo Predrag Metvejevic definiva il mare dell’intimità. L’inaugurazione è prevista giovedì 15 novembre alle 18.

La premiazione dei corti Visionaria 2018 chiuderà i battenti con la premiazione dei corti vincitori delle diverse sezioni e la finale di Visioni in Movimento, la Summer School di cinema senza sedie lungo la Via Francigena ideata da Visionaria, con la proiezione in anteprima dei film dei due giovani registi residenti Filippo Gobbato e Francesco Bolognesi (sabato 17 novembre ore 21). L’ultima giornata del festival, domenica 18 novembre, sarà un vero e proprio omaggio alla storia di questa gloriosa rassegna con proiezioni no-stop con il meglio dei 25 anni di Visionaria e dei corti vincitori. E a seguire la proiezione di “Wonderful losers” di Arunas Matelis (ore 21.00), candidato per la Lituania ai premi Oscar.

 

Visionaria Film Festival 2018 è un evento organizzato e prodotto dall’Associazione Visionaria, presieduta da Roberto Dini, con la direzione artistica di Giuseppe Gori Savellini in collaborazione e con il contributo del Comune di San Gimignano, della Regione Toscana, Via Francigena Toscana e Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Grazie all’aiuto di Culture Attive, Fai – Casa Campatelli di San Gimignano, Siena Art Institute, Kiné, Ristorante il Feudo, Premio internazionale per la sceneggiatura Mattador, Casa di Reclusione di San Gimignano.