All’uscita dal carcere due compagni di cella di origine napoletana erano stati accolti dal parroco di una chiesa nel centro storico di Siena per un progetto di reinserimento sociale, ma pochi giorni dopo dalla revoca della libertà vigilata hanno rapinato una gioielleria a Torrita di Siena con l’ausilio di altri due malviventi residenti a Milano. I fatti risalgono al 15 dicembre 2017 e i 4 uomini di età compresa tra i 40 e i 50 anni, dopo mesi d’indagini condotte con l’ausilio delle telecamere di videosorveglianza e intercettazioni telefoniche, sono stati arrestati ieri con l’accusa di rapina pluriaggravata in concorso.

Manette in chiesa Per uno degli arrestati, anche grazie alla collaborazione del parroco, le manette sono scattate proprio all’interno della chiesa dove era stato accolto. Le altre misure di custodia cautelare sono state eseguite una a Napoli e due a Milano dove un malvivente si era barricato in casa rendendo necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per permettere ai Carabinieri di Poggibonsi di irrompere nell’abitazione attraverso una finestra. Nella casa sono stati rinvenuti e poi sequestrati pistole e munizioni oltre a manette ed un lampeggiante usati durante i colpi.

Allarme furti L’operazione condotta dai Carabinieri di Siena è stata illustrata durante una conferenza stampa alla quale ha preso parte anche il Procuratore Capo del Tribunale di Siena Salvatore Vitello che ha evidenziato un forte incremento nel territorio senese dei reati di matrice predatoria e in particolare dei furti in abitazione «che sono raddoppiati – ha sottolineato Vitello -, dal 1 luglio 2017 al 30 giugno 2018 sono passati da 554 a 1110».

Altri arresti Sempre nei giorni scorsi i Carabinieri di Siena hanno arrestato un cittadino ucraino resosi protagonista insieme ad un complice tuttora ricercato in Ucraina di una rapina in villa nel senese ad aprile scorso oltre che di ricettazione di auto provento di furto.