Un allevamento di alpaca, animali particolarmente docili e facili da gestire, per creare un lavoro e offrire specifiche terapie per ragazzi con problemi intellettivi e relazionali. È il Progetto Alpaca ideato dall’associazione di genitori e operatori AlpaHa Onlus, sostenuto da Fondazione CR Firenze e dal Comune di Firenze.

La struttura potrà ospitare fino a un massimo di 8-10 ragazzi L’allevamento è posizionato in un terreno di un ettaro, concesso in comodato d’uso gratuito da parte del Comune di Firenze, con due stalle per gli animali regalate dalla Ditta Aglietti Vivai. Grazie al contributo di Fondazione CR Firenze è stata realizzata una casa mobile in legno di 72 mq all’interno della quale i ragazzi si riuniranno, mangeranno e trascorreranno le loro giornate. Una stanza sarà dedicata interamente alla lavorazione della lana degli alpaca col telaio. A novembre i ragazzi faranno un corso per imparare a tessere con esperti del settore. Una stanza speciale della casa sarà ancora dedicata alla musicoterapia, con strumenti adatti a favorire la comunicazione, e la psicomotricità. L’attività degli educatori e le dotazioni acquistate sono state finanziate dalla Fondazione CR Firenze. Il progetto nasce da un gruppo di mamme con ragazzi con problemi intellettivi, che preoccupate del futuro dei figli, hanno voluto creare un’opportunità per loro dopo la scuola secondaria. Hanno scelto l’allevamento di alpaca per la semplicità di vita di questi animali e perché posso essere confezionati dei manufatti al telaio. Si parte con quattro alpaca e quattro ragazzi di 18-30 anni ma la struttura potrà ospitare fino a un massimo di 8-10 ragazzi. «Ringrazio tutti i soggetti che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto – ha dichiarato Donatella Bambi, presidente dell’Associazione Alpaha Onlus – perché il loro aiuto è stato fondamentale. Comincia una nuova avventura che ci vede entusiasti e speriamo possa rappresentare un aiuto concreto per questi ragazzi».

Il dg Gori: «Colpiti dal progetto» «I ragazzi con problemi intellettivi e relazionali una volta terminato il percorso di studi che li ha aiutati a inserirsi e a trovare un posto nella società – ha spiegato Gabriele Gori, direttore generale di Fondazione CR Firenze – incontrano non poche difficoltà nell’inserimento nel mondo del lavoro. Per questo l’intento che muove la realizzazione del progetto ci ha colpiti profondamente e abbiamo deciso di sostenere l’associazione affinché la loro idea potesse tradursi in una realtà».

L’assessore Bettini: «Iniziativa coraggiosa» «Il Comune crede fortemente in questo progetto – ha sottolineato l’assessore all’ambiente del Comune di Firenze Alessia Bettini – che valorizza le persone diversamente abili e le avvia verso un percorso di inserimento lavorativo autonomo e per questo l’amministrazione si è da subito resa disponibile a rendere fruibile l’area dove alloggeranno gli animali. Si tratta di un’iniziativa coraggiosa e le famiglie che hanno accettato questa sfida dimostrano che il lavoro si può creare e che anche gli steccati riguardo a temi come la disabilità possono essere superati”.